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Chat di psicologia Pagine Blu.
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15 commenti
Sto attraversando un periodo difficile. Non provo più interessante per niente e tutto mi è indifferente non riesco a vedere niente di positivo
Cara Silvia, esistono particolari momenti della vita in cui la strada diventa impervia. Obiettivi, speranze, desideri e paure si confondono, dando la sensazione di aver perso lo slancio vitale, l’entusiasmo, la curiosità, la disponibilità alla meraviglia. Sono passaggi vitali che nessuno desidera affrontare – perché dolorosi e pieni di incertezza. E’ però importante considerare che proprio questi passaggi possono preparare ad un salto evolutivo, preludere alla crescita personale.
Potrebbe essere utile fare questo veloce test – che in nessun modo deve essere inteso come uno strumento diagnostico.
https://www.psicologi-psicoterapeuti.it/test/depressione/
Una valida psicoterapia, unita ad un eventuale e temporaneo supporto farmacologico- può in tempi brevi restituirle la serenità e il piacere di vivere con intensità e pienezza la sua esistenza.
Salve ho un piccolo problema!!
ho 20 anni e non riesco ad avere il mio primo rapporto…ho paura del dolore che si possa sentire…e al pensiero che una cosa più grande di me debba entrare dentro il mio corpo mi fa paura!!! aiutatemi vi prego non so più come fare…
Sono una ragazza di 19 anni, italiana ma vivo in Germania con il mio ragazzo con cui sto insieme da 6 mesi. Ho sempre avuto una vita difficile, sono stata cresciuta in parte dalla mamma e dalla zia che hanno sempre subito violenza fisica da parte dei rispettivi compani e papà é un alcolista che ho conosciuto all’eta di 15 anni. L’anno scorso ho deciso di vedere uno psicologo dopo la rottura col mio ex fidanzato (3 anni insieme) e ho scoperto di avere il Disturbo Borderline di Personalità. Dopo la scoperta, ho smesso di vederlo lo psicologo e mi sono trasferita in Germania dove ho conosciuto la droga. Ecstasy, Coca, Md, Anfetamina, Marijuana e Hashish. Dopo sette mesi ho riconosciuto che avevo esagerato e sono tornata in Sicilia, ho smesso con quasi tutto, di punto in bianco,tranne che con la Coca e la Marijuana. Almeno ogni 2 settimane dovevo farmi di Coca e ogni giorno fumare spinelli a ripetizione. A Luglio ho deciso di tornare in Germania dal mio attuale ragazzo e avevamo cominciato a prendere un’ altra volta la strada sbagliata. Anfetamina e marijuana, ogni 4 giorni ne prendevamo di nuova. Finché dopo 3 giorni sveglia, sono stata male per la prima volta con la droga. Ho avuto allucinazioni spaventose e avevo la certezza di star per morire. Da allora, non ho preso piu niente, ma non riesco piu a stare fuori casa, ogni volta che esco mi sento come se stessi rivivendo quel momento e comincio a non respirare e a vederci sfocato e a sentirmi come se stessi svenendo. Sento il calore salire dalla pianta dei piedi fino in testa. A volte mi succede anche in casa,ma riesco a controllarlo meglio. Vi scrivo perché ho bisogno di aiuto, sono disperata.
Salve, sono un ragazzo di 21 anni che abita in provincia di Pisa e i miei genitori sono separati dal 2011.
Il problema è che non si sono mai considerati, se non tramite noi figli (ho 2 sorelle, di cui una ha 17 anni e l’altra 12), o con gli avvocati, solo che è da una settimana circa che hanno finalmente chiarito, stanno comunicando, solo che sono un po’ troppo spinti con i discorsi, e addirittura mia madre si comporta come se fosse il suo compagno quando lei nega l’evidenza, se no si comporta in questi modi per “scherzare” (solo con lui si sta comportando così, avendo un altro amico maschio), e ieri hanno pure dormito insieme, perché i miei genitori hanno voluto che si passava la vigilia tutti insieme (casualmente) e mio padre avrebbe dovuto dormire sul divano.
C’è qualcosa di strano in tutto ciò, visto che comunque di punto in bianco si stanno comportando così, e io so già che se continuano così, sono sicuro, che le cose peggioreranno e non so come fare per poter parlare con mia madre e farle capire che non conviene comportarsi così, ma lo dico perché la amo.
Sono veramente disperato.
Caro Nicola, ci sono casi in cui i genitori sono eccessivamente intrusivi nella vita dei figli. E viceversa. Non cerchi di diventare genitore dei suoi genitori. Non è un suo diritto, né tantomeno un suo dovere. Lasci che facciano le loro scelte e si concentri sui molti temi importanti che riguardano la sua vita personale, la creazione del suo presente e la pianificazione del suo futuro.
salve ho bisogno di aiuto, sono una mamma con un bambino di 3 anni, premetto che sto attraversando un periodo difficilissimo e pieno di stress. ultimamente sto notando cambiamenti da parte del mio bambino, è un bimbo vivacissimo ma da quache tempo abbastanza indomabile. si agita sempre, fa capricci per qualunque cosa, alza le mani lancia le cose e si fa venire le crisi dandosi pugni intesta. io sono una mamma che lavora e purtroppo non ho molto tempo a disposizione per lui tranne il fine settimana. oggi per cambiargli una maglia 2 persone non ce la facevano e a me i nervi salgono alle stelle. come posso fare e soprattutto cosa posso fare?
Cara Giulia,
Purtroppo la legge italiana ci vieta di dare consulti ai minori senza il consenso dei genitori.
Tuttavia leggendo il tuo commento posso dirti che l’adolescenza è una fase molto complessa della vita in quanto l’adolescente si trova ad affrontare una serie di mutamenti biologici, psicologici e sociali senza avere la completa consapevolezza di ciò che gli sta accadendo. In questa fase molto delicata spesso si viene sopraffatti da continui dubbi, paure ed incertezze e spesso ci si sente inadeguati in quanto si sperimenta la trasizione tra la fanciullezza e la vita adulta. Ti consiglio di rivolgerti all’aiuto di uno specialista che ti aiuterà a trovare delle risposte e a ritrovare la serenità che ora hai perso.
Salve, funziona ancora il servzio chat?
Grazie, Simone
Salve Simone,
purtroppo il servizio chat è momentaneamente inattivo, ma è in corso di ripristino.
Salve,
Mi sono trasferita a Londra nel 2018 col sogno di costruirmi una carriera e un futuro e dopo poco tempo ho conosciuto un ragazzo inglese di cui mi sono innamorata. Dopo un anno circa abbiamo deciso di andare a vivere insieme, ma solo dopo 3 mesi lui mi ha confessato di non vedere un futuro insieme a causa dei troppi litigi e incompatiblita’ caratteriali e di avermi nascosto nel tempo certi sui dubbi che adesso si sono tramutati in sconfitta. Sia il 2018 che il 2019 sono stati anni molto duri lavorativamente parlando per entrambi, io sono stata disoccupata per mesi e ho sviluppato un problema di stipsi cronica che non si sta risolvendo con nessuna medicina sul mercato. Prima di trasferirmi a Londra avevo gravi problemi di ansia che mi hanno fatto allontare da molte persone, e che purtroppo si sono acuiti poi a Londra per problemi lavorativi e situazioni di disagio con coinquiline spiacevoli. Tali ansie si sono placate una volta che la convivenza con lui si e’ avviata, ma continuavamo comunque a litigare molto. Non ho radici, ne’ una famiglia unita a casa (mio padre e’ severamente depresso e in cura farmacologica e separato in casa con mia madre) e adesso mi sento completamente persa. Il rapporto con questo ragazzo ha sempre avuto molti alti e bassi, forse avevo anche io dei dubbi poiche’ sentivo di non ricever un vero sostegno con i miei problemi di ansia per i quali pero’ sono sempre stata disposta a combattere con corsi online e tanti sforzi. Nonostante questo ho forse esagerato nei nostri litigi facendo uscire una parte rabbiosa di me che non ci sarebbe mai dovuta essere e non mi perdono. Non sapevo che lui nascondesse certi dubbi e avrei voluto il diritto di sapere per cercare di salvare la situazione, o forse per non investire cosi tanto in una relazione che forse aveva gia una fine scritta. Purtroppo siamo senza via di uscita, non possiamo lasciare l’appartamento che condividiamo per il tipo di contratto firmato fino ad ottobre 2020 e mi chiedo perche’ lui abbia chiuso la porta davanti a qualsiasi richiesta di provarci fino all’ultimo. Io provo ancora sentimenti mentre lui sostiene di no, anche se mi parlava di grossi progetti futuri quali sposarci fino a giorni fa, senza minimi segni di distaccamento. Aveva comprato biglietti per Parigi il giorno prima di lasciarmi quindi sono profondamente confusa. Che lui fosse il mio sostegno in una capitale sconosciuta e non mi sia accorta che mi stessi solo accontentando su certi aspetti? non mi so dare una risposta ma vorrei avere tempo di capirlo insieme a lui. Ho quasi 29 anni e sento che in mano ho solo polvere, che i miei problemi comportamentali non mi garantiranno mai un futuro con nessuno e non so se vale piu la pena vivere a Londra, vivere un sogno che pensavo fosse condiviso.
Ciao, è ancora attivo il vostro servizio di social network?
Grazie
Ciao!
Il servizio è ancora attivo.
Buongiorno. Sto passando un periodo contorto. Ho problemi perchè il mio ragazzo ha eccessi di rabbia durante i litigi. Parlo del fatto che basta un gesto, una parola di troppo, un ragionamento che non gli piace e inizia a picchiarsi da solo (cosa che mi preoccupa molto).
Inoltre, sta peggiorando una serie di tendenze. Durante i litigi tendo a comportarmi anche in conseguenza al comportamento o alla frase del momento: di conseguenza rispondo in un modo. Solo che inizia a dire che mi invento le cose e che non è mai accaduto. Anzi, inizia a rigirare a me i comportamenti suoi (critiche, insulti, parole dette in maniera offensiva, urla) e a rigirare il discorso dicendo che lo faccio io.
Per cercare di venire a patti con questi atteggiamenti ho cercato di trovare online qualche risposta.
Alcune tendenze vengono definite gaslighting, tendenze alla manipolazione, mancanza di empatia, altre rientrano nello spettro dell’autismo.
E’ ovvio che non sto dicendo che il mio ragazzo attua tutti questi comportamenti e non è compito mio psicoanalizzarlo. Io voglio solo capire come relazionarmi in merito a certi atteggiamenti.
Vorrei parlarne con lui, ma la situazione è peggiorata al punto da rendere spinoso l’argomento. Il mio ragazzo ha scoperto che ho cercato queste cose e ora non solo pensa che io penso che sia pazzo. Non fa altro che dirmi che la pazza sono io e non posso parlare senza che lui si senta sotto accusa e giudicato e che mi debba rigirare qualunque cosa. Sto seriamente pensando di essere pazza io.
E’ da cinque giorni che stiamo litigando su cose veramente stupide. Sono anche stata male in una giornata di queste e ha creduto (non so perchè poi. Non l’ho mai fatto) che stessi fingendo e ha iniziato a farmi il verso “ah, la principessina del cazzo sta sempre male e dobbiamo sempre starle dietro”.
Ora abbiamo discusso perchè ha detto una cosa un po’ cretina ma di cattivo gusto. Non sono stata dietro allo scherzo perchè mi ha infastidito la cosa e perchè ero stanca dalle pulizie, ma dopo dieci minuti ci ho scherzato pure io. Ha iniziato a dire che io sono quella da psicanalizzare che io esagero sempre, che sono troppo sensibile, che lui è normale e io non devo stare così e se dico così è perchè sono io che ho problemi. Gli ho spiegato che semplicemente non gli sono stata dietro perchè alla fine ero più stanca che altro. Ha iniziato a dire che sono io sono una manipolatrice psicologica e non accetta il mio punto di vista. E se non è così io sono troppo sensibile e il suo è un ragionamento logico.
Io non so cosa pensare. Il fatto che lui provi delle cose non è stato mai invalidato da me. A me spiace se per degli atteggiamenti si sente ferito. Ma io voglio seriamente trovare una soluzione, un modo per uscire dalle discussioni e parlarne normalmente, senza gridarsi o insultarsi. Molto spesso capita di trovare la soluzione subito ma subentrano insulti e situazioni esasperanti o al limite (si picchia, prende un coltello per ferirsi, rompe gli oggetti o picchia i muri, si slancia verso le finestre).
la famiglia di lui mi da retta ma lo difende dicendo che è carattere. Non so che fare.
Cara Alice,
La situazione che mi hai descritto genera un comprensibile stato di disagio e di confusione. Innanzitutto ti consiglio di concentrarti su te stessa e di fidarti delle tue sensazioni e di ciò che vedi e di ciò che osservi nel tuo ragazzo. Purtroppo esistono alcune forme di manipolazione mentale che destabilizzano e colpevolizzano l’ altro fino al punto di fargli dubitare di sè stesso e di fargli credere che è lui “ad avere dei problemi”. Essere vittima di manipolazione mentale porta a grave stress, depressione e dipendenza. Per uscire da questa situazione e riprendere in mano la tua vita ti consiglio di rivolgerti all’aiuto di un professionista.