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Test depressione.
Test depressione a cura del team di Psicologia e Psicoterapia Pagine Blu. Sezione Test di Psicologia
Fa così freddo. Dov’è un camino? Dov’è un fuoco? Dov’è la vita? Era qui adesso dov’è finita?
(Vivian Lamarque)
Test depressione. Ritieni che la depressione possa essere un tuo problema? Pensi di essere una persona depressa? Rispondi velocemente a questo test depressione e scopri il tuo risultato.
Il test di depressione di psicologi-psicoterapeuti.it è momentaneamente in corso di revisione tecnica.
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Test depressione
CONSIGLI DI LETTURA
Se sei interessato all’argomento ti suggerisco la lettira di “La trappola della felicità. Come smettere di tormentarsi e iniziare a vivere“.
Perché nella società occidentale del benessere sembriamo tutti stressati, depressi e insoddisfatti (e chi non lo sembra spesso in realtà lo è comunque, solo che finge il contrario)? Perché siamo prigionieri della “trappola della felicità”, un circolo vizioso che ci spinge a dedicare il nostro tempo, la nostra energia, la nostra vita, a una battaglia persa in partenza: quella contro i pensieri e le emozioni negative. Che è poi una battaglia contro la realtà e contro la stessa natura dell’essere umano. Perennemente in lotta, e perennemente sconfitti, dato che il controllo che abbiamo sui nostri pensieri ed emozioni è in realtà infinitamente meno di quanto la nostra cultura voglia farci credere, è inevitabile ritrovarsi spossati, frustrati e delusi di sé e della propria esistenza. In questo libro, Russ Harris ci conduce alla scoperta della nostra personale trappola della felicità, guidandoci a prendere coscienza dei meccanismi mentali che ci tengono prigionieri facendoci ostinare a perseguire chimere impossibili – essenzialmente, avere sempre emozioni e pensieri positivi e mai negativi – e a recuperare la nostra libertà di scegliere e di agire come riteniamo meglio per noi. Ciò è possibile applicando i principi e le tecniche dell’Acceptance and Commitment Therapy, un approccio terapeutico basato sulla mindfulness, diretto a sviluppare la “flessibilità psicologica” che consente di superare i momenti critici e di vivere pienamente il presente muovendosi nella direzione tracciata dai propri valori.
138 commenti
Penso che la causa del mio stato d’animo che depressivo sia legato alla mancanza del lavoro e non ci posso fare nulla
Senza lavoro un l uomo soprattutto giovane si sente inutile. Buona Fortuna tieni duro
Ho letto con attenzione questo articolo lo ritengo interessante. Mi ha permesso di considerare le cose in modo oggettivo e apprezzare il presente.
Grazie Gianluca
Sono una ragazza di 17 anni, sinceramente non so cosa mi stia succedendo, potrei essere depressa o solamente triste, é solo che questa tristezza che ho va avanti da molto. É cominciato quando avevo circa 11 anni e avevo appena cominciato le medie, ero sempre in ansia e avevo sempre paura di essere giudicata. Sfogavo la mia frustrazione mangiando ed ad ogni pasto mi sentivo sempre più in colpa. Cominciai a isolarmi, stavo meglio da sola che in compagnia, diedi la colpa alla mia timidezza e non me ne preoccupai. Qualche volta mi mettevo a piangere senza motivo e stavo a letto per ore e ore, non riuscivo più a fare nulla, alzarmi la mattina per me era uno strazio. Finsi più volte dicendo che mi tagliavo solo per avere un po’ di attenzioni e avere qualcuno con cui parlare. Questi momenti poi si alternavano con momenti in cui ignoravo completamente il problema chiudendolo in un cassetto aspettando che se ne andasse ma puntualmente ricompare ed é sempre peggio. Tutt’ora sono così, (tranne per fingere di tagliarmi, ormai lo trovo ridicolo e stupido) il mio isolamento sta diventando sempre peggio, non esco mai con nessuno, sto TUTTI i pomeriggi in camera mia a cercare di distrarmi dalla mia situazione, praticamente non ho persone con cui parlare e sono sempre arrabbiata con il mondo. Per di più é da molto ormai che ho notato di essere più matura (o forse solo più insicura) degl’altri miei coetanei che pensano solo a trovare l’anima gemella e condividere sui social la loro vita facendosi selfie mentre io non riesco nemmeno a farmi una foto. In questo momento poi sto anche affrontando un periodo in cui faccio fatica a capire quale sia il mio orientamento sessuale.
Tutto quando mi provoca una pesantezza e un malessere che non riesco a descrivere. Se qualcuno riuscisse a spiegarmi cos’ho forse potrei riuscire a stare meglio.
Cara Giorgia,
La legge italiana non ci permette di dare consulenze ai minori senza il consenso dei genitori. Leggendo il tuo racconto però mi permetto di riferirti che l’adolescenza è una fase molto complessa e delicata della vita, un periodo di transizione dallo stato di bambina a quello di giovane adulta che prevede una costante evoluzione e continue trasformazioni che spesso, dall’esterno, vengono scambiate per volubilità, instabilità, squilibrio. I rapidi e consistenti cambiamenti causano una fase di disequilibrio in cui tutto viene messo in discussione. Tuttavia quando gli interrogativi e i dubbi su di sè portano ad isolarsi e a vivere uno stato di forte malessere non si è in grado da soli di affrontare questa fase di transizione. Ti suggerisco di cercare supporto di un adulto di riferimento che ti aiuti ad affrontare questo difficile momento protratto ormai da anni.
Un abbraccio
Voglio parlarvi della mia storia.
Sono Francesca ho 19 anni vengo da Roma sono fidanzata ed ho un fratello ed una sorella.
Circa due anni fa la mia famiglia è stata costretta ad andare a lavorare fuori, da Roma sono andati a Modena, mia mamma ha seguito mio padre dopo un annetto.
Si sono ambientati tutti, tranne io che ho sempre fatto su e giù e non ho mai avuto nessun tipo di problema se non questo ultimo mese. Ero giù da sola con i zii ed appena li sentivo ero disperata, iniziavo a piangere, mi sentivo tutte le malattie con me così vedendo che non stavo bene deciso di andare da loro. Venuti qua non contenuta mi faccio portare al pronto soccorso perché pensavo di avere qualcosa , mi fanno elettrocardiogramma, enzimi e analisi del sangue ed e esce tutto apposto , da lì mi sono tranquillizzata ma ho delle sensazioni strane. Mi sento confusa, non ricordo le cose, sembra come se avrei fumato una canna ma non fumo, non ci vedo da lontano e sinceramente non so se è perché ho qualcosa in testa o si tratta di depressione, so solo che sto soffrendo tantissimo non sono mai stata una ragazza così, ho paura di dormire e sento che morirò presto.
Non é facile proseguire il cammino , non é semplice far finta di nulla , si cambia é un dato di fatto, una cosa è sicura se vuoi vedere nero è solo nero quello che vedrai ! Amo la vita forse è lei che non ama molto me, proverò a fargli un invito a cena .?
A me manco mi va di andarci più. Sto a casa e vado giusto in palestra ma sento che non mi va più nemmeno quella..
Mi chiamo Ilaria e ho 31 anni e sono stata sospesa dal lavoro ma ho un po’ di debiti e penso che non esco da questa situazione sembra un incubo nn so se sto andando in depressione
Ciao, ho 12 anni e tra meno di un mese ne compio 13. Credo di essere depressa ogni giorno torno a casa mi butto sul letto a piangere a volte senza motivo a volte perché mi sento esclusa e il mio cuore inizia a farmi male e mi viene un mal di pancia fortissimo ogni giorno scopro che una delle mie amiche ha parlato male di me alle mie spalle e per questo ci soffro moltissimo, poi litigo sempre con mia madre e mio padre e nessuno mi capisce,vorrei avere qualcuno con cui potermi sfogare, lo ammetto a volte mi taglio anche e penso al suicidio solo che non ne ho il coraggio però vorrei tanto farlo e vedere come starebbero le persone se io fossi morta
Cara Luna,
in questo momento alcune difficoltà della vita possono sembrarti insormontabili, ma non perdere la fiducia. Hai semplicemente bisogno di una persona competente in grado di ascoltarti, sostenerti e guidarti.
E’ molto importante che tu non ti senta sola nell’affrontare questo delicato passaggio della tua vita. Ti suggerisco fortemente di chiedere al tuo pediatra o al tuo medico di famiglia informazioni su come accedere al sostegno psicologico gratuito del servizio pubblico. In alternativa puoi provare a spiegare ai tuoi genitori che stai attraversando una fase difficile e chiedere loro un aiuto per cercare insieme uno psicoterapeuta.
Io invece mi sento terribilmente sola. Ho 17 anni e non ho più amiche (ho litigato con loro, su chi abbia ragione sono punti di vista) perché probabilmente sono io il problema, sono io che pretendo troppo dagli altri e forse non do abbastanza. Me n’è rimasta giusto una che è la mia migliore amica da anni, ma è sempre impegnata, e qualche amico con cui parlo raramente su whatsapp. Le mie cugine, che mi hanno sempre ascoltata e sembrava mi sostenessero, ora escono a farsi un giro e non mi invitano. Sono sola, confinata in casa senza amici e neppure i miei parenti mi cercano, neppure loro hanno bisogno di me. Sono confinata coi miei genitori, principalmente mia mamma quando non lavora, perché mio papà lavora sempre. Ed è estate! e ho 17 anni! dovrei godermi la vita! e invece sto quasi tutti i giorni chiusa in casa a deprimermi o a litigare con mia mamma perché non mi va di fare nulla. Penso che in questo momento, se sparissi, nessuno se ne accorgerebbe. Forse gliene importerebbe, ma non se ne accorgerebbero. Ci starebbero male giusto giusto i miei genitori, i miei nonni, i miei zii, la mia migliore amica. Tutti gli altri no. Cerco di essere positiva ma che cazzo, cos’ho fatto per meritarmi questo. Non è giusto. Sono sempre stata corretta nel senso che ho sempre nutrito verso queste persone sentimenti di amicizia veri, non ho mai messo in dubbio questo. Non so che fare. Per non parlare del fatto che non ho mai avuto una grande autostima, nè un ragazzo. E vorrei davvero tanto una persona accanto a me in questo momento.
Gentile Laura,
L’ adolescenza è una fase molto delicata e complessa della vita di ogni persona. Ciò che caratterizza questo periodo di vita è la separazione dalle figure genitoriali, in quanto l’adolescente deve creare una propria identità autonoma, separata e diversa da quella dei propri genitori. Se i confini familiari rimangono confusi è difficile che avvenga questo distacco. La sua descrizione mi porta a pensare che lei abbia creato un cerchio chiuso intorno a sè (“mi sento confinata”) e che faccia difficoltà ad aprirsi verso l’esterno. Le consiglio di valutare la possibilità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Questo le consentirà di attenuare il bisogno di confronto e conferma rispetto alle figure genitoriali, rafforzerà la sua autostima e la aiuterà ad instaurare relazioni esterne significative.
Cazzo se ti capisco
Dolcissima Luna, mi spiace tanto leggere come ti senti, Io sono grande ormai, ma alla tua età anche io stavo come te. Ora ti sembra tutto brutto e che durerà per sempre ma ti assicuro che non è cosi 🙂
Ti parlo come se fossi tua sorella maggiore. Sono sicura che se tua mamma sapesse come ti senti si allarmerebbe subito. Parlale con i lcuore, oppure, scrivile una lettera. Hai bisogno di aiuto subito, non rimanere da sola. Le amiche parlano male di te? Vedrai che appena si girano parlano male anche di altre…. non ci dare tutto questo peso. Prendile per quello che sono, sei giovanissima, ti aspettano amicizie vere. Mi raccomando, il futuro ti riserva tante bellissime sorprese anche se ora non riesci a vederle. Non credere alle cose brutte che provi, asciugati le lacrime, alzati, fai un bel respiro e chiedi aiuto. Coraggio! Ti do un abbraccio fortissimo. Anna
NON PENSARCI NEMMENO CARISSIMA RAGAZZINA, VIVI LA TUA VITA IN ARMONIA, ALLEGRIA E NON PENSARE A NIENTE…DIVERTITI……
Cara piccola stella… perché ti butti sul letto ? Perché non ti concedi a fare qualche sport? Perché non ti dedichi a fare qualcosa che ti piaccia…? Invece di farti prendere dalla depressione? Tesoro caro… al giorno d’oggi devi capire che amiche vere non ne esistono… che sono solo tanti conoscenti… lo so e brutto…Ma crescendo capirai sola… purtroppo alla tua età i litigi con i tuoi genitori ci stanno… un po’ perché non capiscono te e un po’ perche tu non vuoi proprio capire loro… però dovrebbero capire che è un periodo delicato della tua vita… dove un giorno sei troppo felice da toccare il cielo e un altro avresti voglia solo di morire… mi dispiace molto il fatto che tu ti autolesioni.. cerca di capire che e una cosa pericolosa… Ma sopratutto una cosa di qui tu non hai bisogno! Scaccia questi pensieri dalla tua testa! Perché i tuoi genitori ti AMANO COME TUTTE LE PERSONE CHE HAI INTORNO…! I tuoi genitori stanno facendo un errore enorme… e presto ne seguiranno brutte conseguenze se non prendono in mano la situazione!! Cerca di parlarne.. Con loro… o con una cugina… non so un parente stretto a te… una maestra… MA PARLANE CON QUALCUNO CHE POSSA DARTI UNA MANO! Se hai bisogno di sfogarti mi metto disponibile anch’io.. ci sono qua io se vuoi! Un bacio cara luna!♡
Mi sento anch’io come le altre ragazze ho 16 anni e non ho vita sociale, non ho amici, il problema è che i miei coetanei pensano a bere, fumare, fare cose “da grandi”, andare in discoteca, avere un sacco di ragazzi, tornare a casa tardissimo e non mi sento a mio agio con loro, io voglio ancora divertirmi, fare la ragazzina, quale sono, avere delle amiche, andare in giro, non penso a queste cose, non so se è una questione di carattere perché io sono fatta così sono una brava ragazza e semplice o se sono io che sbaglio che mi credo ancora una bambina, che dovrei crescere…
Non penso di essere una bambina magari sono solo una brava ragazza e basta, anche se mi rendo conto che potrebbe anche essere, poiché sono ancora molto legata ai miei genitori, troppo, mi sento una bambina quando sono con loro, fino a poco tempo fa stavo sempre con loro e sebbene fossi io a volerlo questo mi metteva un po’ a disagio, lei dice che l’adolescenza è il periodo della separazione genitorliale ma se il ragazzo non volesse separarsi dai genitori? Cosa devo fare? Devo preoccuparmi per favore aspetto una sua risposta.
Cara Eleonora,
La legge italiana non ci permette di dare consulenze ai minori senza il consenso dei genitori. Leggendo il tuo racconto però mi permetto di riferirti che l’adolescenza è una fase molto complessa e delicata della vita, un periodo di transizione dallo stato di bambina a quello di giovane adulta che prevede una costante evoluzione e continue trasformazioni che spesso, dall’esterno, vengono scambiate per volubilità, instabilità, squilibrio. I rapidi e consistenti cambiamenti causano una fase di disequilibrio in cui tutto viene messo in discussione. E’ una fase molto delicata in cui avviene il distacco dai genitori e la ricerca di un gruppo di pari con i quali poter confrontarsi ed identificarsi. Per alcuni adolescenti questo distacco avviene in modo burrascoso mentre per altri può avvenire più lentamente quindi mi sento di tranquillizzarti. Inoltre ti invito ad essere orgogliosa di quello che sei senza dover per forza adeguarti al ritmo evolutivo degli altri. Nel caso in cui però questo auspicabile e necessario processo di separazione tardasse troppo a compiersi ti suggerisco di cercare il supporto di un adulto di riferimento che ti aiuti ad affrontare questo importante passaggio vitale.
Un abbraccio
Ciao, sono Giulia e ho quasi 20 anni. Sono arrivata qui, come tante altre persone, dopo aver fatto questo quiz e il fatto di aver schiacciato così tante volte l’opzione “quasi sempre” mi convince sempre di più di essere depressa, anche se la mia psicologa non si è mai espressa al riguardo. Ho capito con lei che il problema principale del mio malessere è il modo in cui mi hanno cresciuta i miei genitori, soprattutto mio padre, sono nata e cresciuta sotto una pioggia di critiche e aspettative, sotto colpe e vergogna e non c’è molto che io possa fare a riguardo, non posso cambiare i miei genitori, l’unica cosa che posso fare è cambiare me stessa ma come faccio se non ho le forze neanche di pensare di farlo? Ho basato tutta la mia infanzia e adolescenza su infinite distrazioni che potessero distogliere la mia mente da ciò che mi faceva male finché non sono diventate anch’esse una vera e propria trappola, una gabbia che però non riesco a lasciare anche se mi fa del male perché è l’unico luogo sicuro che conosco. Ultimamente, molto più di prima, mi capita di pensare al fatto che non riesco a trovare nessuna via d’uscita, che nulla ha più senso e che se mi succedesse qualcosa, se morissi, non mi dispiacerebbe perché non avrei nulla da perdere. Sono sola anche quando sono circondata da migliaia di persone, cosa che non succede di frequente, ma quando succede la mia solitudine non si manifesta nel concreto, è una solitudine astratta che solo io vedo, è una solitudine emotiva e mentale dove io sono sola chiusa nel mio luogo sicuro perché tutto quello che c’è fuori mi farà sempre e solo del male. Non so se qualcuno leggerà mai questo commento e non so se lo spero o meno ma ho letto commenti poco recenti quindi immagino che nessuno mi risponderà ma oggi avevo bisogno di illudermi di poter dire a qualcuno che penso di essere depressa e che ho paura di come si svilupperanno le cose in futuro perché sono già troppo stanca per continuare a vivere.
Le persone non starebbero meglio se tu non ci fossi. Non se tu la causa dei loro problemi, ma loro sono la causa dei tuoi. Quindi elimina tutte quelle persone che ti danno problemi, che ti fanno del male e che non ti trattano come meriti di essere trattata. La tua vita è ancora lunga e hai bisogno di godertela tutta. Non sprecare il tuo tempo a cercare il modo di farti del male, impegnalo in qualcos’altro. Canta, balla, grida, passeggia, corri, fai quello che vuoi. E fallo da sola. Devi imparare a conoscerti. E devi amarti. Se tu per prima non ti ami come puoi aspettarti che lo facciano gli altri?
Non so, leggo le risposte al post di Luna ma mi lasciano perplessa … Se i suoi genitori fossero persone che le parlano, che le spiegano come funziona il mondo e la mente degli adulti, se le chiedessero di dire il suo punto di vista, lei non si butterebbe sul letto a piangere, non si taglierebbe (suppongo le braccia). Che i suoi siano stressati visto l’andazzo del mondo è comprensibile, però un po’ di tempo per parlare alla figlia e lasciare parlare la figlia dovrebbero trovarlo. Oppure fare una gita insieme, qualcosa di creativo, imparare una lingua straniera insieme.
Ciao, non dirlo nemmeno per scherzo. La vita l’ha donata il signore è sarà lui a richiamarci. Pensa che se ti ammazzi la tua anima vagherà nelle tenebre,sarà peggio della vita su questa terra. Cerca di appoggiare chi ti prende in giro, fai in modo di riderci sopra con ironia,vedrai che non proveranno più gusto ad additarti .sei piccola,vedrai che cambierà tutto nel tempo.coraggio, ti abbraccio.
cara luna, anche io sono come te,e si abbiamo anche lo stesso nome;e anche io sto soffrendo davvero tanto.
Verso dicembre mi sono trasferita abbandonando tutti i miei amici e la mia vita,sono andata ad abitare da mio padre,una persona che per me non ci è mai stata in 13 anni della mia vita..
Ora vivo con lui per il semplice fatto che ho subito delle violenze già..
Dal compagno di mia mamma che ora si trova con mia mamma e la mia sorellina in Spagna per una loro scelta,e visto che mi sono sfogata con alcune psicologhe non li ho potuti seguire..
Sono ormai quasi 5 mesi che sono lontana dalla mia vera famiglia,ho attraversato degli ostacoli assurdi,ho ricordi del passato bruttissimi..
Ora sono seguita da giudici,assistenti sociali,avvocati ecc..
Che vogliono cercare di capirmi ma non capiscono che per rendermi felice basterebbe mandarmi in Spagna.
Ho pensato al togliermi la vita,iniziato a fumare,crollare sul letto,quasi svenire,scappare di casa,andare da qualsiasi altra parte..
Sembro esagerata ma veramente sto esplodendo.
Piango quasi ogni santo giorni,sono sempre più fragile,vorrei veramente qualcuno vicino a me.
Io ho 14 anni e quando avevo 12/13 anni provavo le tue stesse sensazioni mi succedevano le stesse cose a scuola e litigavo spesso con mia madre, io ti consiglio di parlarne con una tua amica, ma ne devi parlare con una persona che non ti tradirebbe mai e di cui ti fidi.
E’il piu’grande errore che tu possa fare isolarti e tagliarti.stai attraversando gli anni piu’belli della tua vita,circondati di poche persone che stanno bene con te e fai tutto quello che ti fa stare bene.Fai le cose di una ragazzina di 13 anni.Divertiti che e’molto sempliceeparla dei tuoi disagi ai tuoi genitori visto che hai la fortuna di averli.Auguri
Ciao sto passando veramente un periodo difficile …..ho un caos nella mia testa non so piu quello che voglio, il lavoro che faccio non mi piace piu perche succedono cose sul posto di lavoro che non mi piacciono ……non so come riprendermi
Cara Luna, sono lo zio di una ragazza che ha la tua stessa età e mi piange il cuore leggerti perché so che stai scoprendo la vita con tutte le cose belle e anche meno belle che ci sono; spero mi leggerai e seguirai le mie parole; come ha detto qualcuno prima di me, confidati con tua mamma e tuo papà;se non riesci a esprimere quello che sentì dentro di te, scrivigli una lettera nella quale gli dici tutto quello che provi in questo momento, perché ti sentì così e che vuoi il loro aiuto; loro si preoccupano di te e ti vogliono bene e vedrai che ti sentirai già meglio; è un grande passo sai? Poi piano piano pensa a coltivare quello che ti piace fare , che sia uno sport , un interesse per la musica, la pittura ; questo ti porterà anche nuove conoscenze e nuove amicizie ! Questo per dirti di guardare te stessa e non ascoltare il giudizio degli altri ; devi essere forte in questo e vedrai che così facendo tu capirai che sei importante per te stessa .. tieni duro! Ti mando un abbraccio
Tesoro mio ho due figlie da 16 e 17 anni sono molto presente nella loro vita hanno cambiato le 8 scuole mia figlia grande si sentiva come te piano piano devi trovare una cosa che ti piace quanto per tue amiche non devi né meno ascoltare sei migliore di loro e troverai coraggio di dire ma vi siete guardate allo specchio e solo invidia da parte delle tue compagne tu sorridi sempre non gli dare soddisfazione mai Auguri tesoro
Sono più o meno come luna solo che ho da poco 12 anni…torno a casa e piango,mi graffio la pelle con un coltello nn ci posso far niente la depressione aumenta mio fratello mi tratta da schiava e mia madre è troppo occupata mio padre nn ne voglio parlare, l unico momento in cui nn sono depressa e a scuola ci sono le mie amiche che mi aiutano una di loro mi sta aiutando contro la depressione… Ma dentro di me ho sempre il spunto di suicidarmi
Cara Sofia,
La legge italiana non ci permette di dare consulenze ai minori senza il consenso dei genitori. In questo caso ci permettiamo però di suggerirti fortemente di parlare con la tua pediatra, o con un insegnante di cui ti fidi, o uno psicologo scolastico. Ti trovi nella necessità di avere il supporto di un adulto di riferimento che ti aiuti ad affrontare questo difficile momento e a chiarire il rapporto con i tuoi genitori. Ti preghiamo di non isolarti e di non farti sopraffare in alcun modo dalle preoccupazioni o da qualsiasi assurda idea di suicidio. Ti assicuriamo che la tua vita può tornare ad essere serena e spensierata, come ti meriti alla tua età. Trova però presto qualcuno con cui parlare di quello che ti sta accadendo.
Mi sento sola e purtroppo sono sola. Nn ho amiche. Sono una persona sincera e nn trovo altre tanto sincerità da altra parte. Mio marito mi ha lasciato,preferisce la droga. Nn e mio mondo. Anato molto lui,e motivo xche ora sono rimasta sola e depressa. Nn sorrido e niente mi fa stare bene. Ho capito cn fermezza,mi manca unica cosa:amore
Buonasera da qualche giorno mi sento giù di morale o paura di tutto anche di una tosse da questo problema che è successo del corona virus ogni cosa mi porta a pensare che io avessi una cosa del genere sono torturata da questa cosa nn riesco più anche a mangiare l’ansia mi sta assalendo sto facendo una cura farmacologica iniziata da sette giorni ma l’ansia e forte la testa confusa non riesco più a capire più nulla
Cara Angela,
In questo periodo molto difficile ciò che provi è naturale e accomuna molte persone. E’ fisiologico che di fronte ad una situazione di pericolo (in questo caso la paura di contrarre il coronavirus) aumenti lo stato d’ansia – una reazione che permette alla persona di far fronte alla minaccia e quindi di difendersi. Quando però l’ansia aumenta eccessivamente non è più funzionale e compromette lo stato di benessere generale e la capacità di adattarsi allo stato di emergenza. L’aiuto farmacologico può essere importante, anche in questo periodo particolare, ma ti consiglio di affiancarlo all’ aiuto psicologico che può esserti dato da un professionista. Coraggio, non sei sola!
su questo genere di sito dovresti aspettarti molta gente che ti capisce, e io sono una di quelle. Onestamente la maggior parte della gente crede che a dodici anni dire queste robe è molto esagerato ma beh si capisce quando una persona è matura. Con un messaggio io non posso farti stare meglio però sappi che tutto passa, anche le cose più brutte tu devi solo trovare un tuo punto di forza che ti aiuti a farlo, e se non passa ricorda che c’è un rimedio a tutto
la parola NON ci posso fare nulla è UNA GIUSTIFICAZIONE CHE TU TI FAI .
è praticamente una tua convinzione limitante . prova a discuterti dentro e sostituire questa giustificazione nel lato positivo .
per esempio : non ci posso fare nulla sostituisci con posso fare qualcosa per migliorare . in PNL ti potrebbe aiutare . ci sono tanti tutorial e tanti personaggi che su youtube possono aiutarti . sono oramai da MESI che io vado alla ricerca dei miei errori causati da fragilità interne causate PROPRIO da messaggi inconsci quali ti permettono il blocco per proseguire la fase della vita.
Datti coraggio e impara o prova almeno a sostituire quella frase . Quello che tu hai scritto è stato un tuo dialogo interno ..il tuo inconscio praticamente . ecco in questo caso dal momento che riaffiora questo dialogo … ti fermi un attimo e gli dici : GRAZIE DI AVERMI AVVISATO DI QUESTO E ORA ti ringrazio di avermi avvertito ” Stai sereno che so cosa e come devo reagire !”
parlati !
A gennaio feci un test professionale diagnostico con la mia psicologa; 500 domande e passa, quasi un mese per ottenere risposta e poi venni a sapere di essere clinicamente depressa.
sono passati mesi e io ho sospeso la mia terapia per problemi economici, e non ho mai iniziato quella farmacologica. Adesso ho paura di cosa sia reale o meno, se è possibile che io stia bene; ebbene, è possibile che quel test si sbagliasse? Che io stia bene dopotutto, e non abbia le depressione?
Io credo di soffrire di depressione. Il lavoro che svolgo e difficile da ingranare e non mi interessa più di tanto ma non ci sta niente che mi appassioni realmente. Credo di non essere mai stato interessante in quanto non ho mai avuto realmente una ragazza o molti amici (i quali man mano vanno via per lavoro. Non ho fiducia in me stesso, non ho aspettative per il futuro. Che campo a fare ? Perché continuo a svegliarmi la mattina? Ho difficoltà a dormire. Credo di odiare mio padre (fa tanto per me ma mi strilla e maledice se dormo di più o se non faccio niente,) non mi e di aiuto e non capisce un cazzo o non vuole capire, non ci arriva che la mia e una condizione psicologica. E assillante per delle stronzate e spesso desidero la sua morte. Mi manca mia madre. Era l’unica che cercava di sostenermi facendomi sentire forse un po’ meglio. Chi mi può aiutare se non ho nemmeno 1 euro? Magari facessero dei corsi gratuiti o qualcosa del genere ma non posso pretendere troppo. Se credi che non ne soffri ti prego resta di questa convinzione, tu ce la puoi fare credo, almeno stai avanti a tantissimi di noi. Hai il nome di una ragazza di cui mi innamorai. Lo so non ha senso che scriva ste cose o che scriva a te direttamente, ma e un minuscolo sfogo.
Ma qualcuno risponde a questi “sfoghi”?
Comunque ci sono psicologi convenzionati, e io ne parlerei con il medico.
Non sentiamoci stupidi o affranti se sentiamo un disagio.
Ma alziamoci e cerchiamo ogni giorno di trovare una soluzione.
Non serve fare grandi cose.
L’umore è quello che decide come farti sentire.
Se non hai nulla ma sei sereno.. sei felice e attiri cose positive.
Se..
Non hai nulla, o invece hai tutto..
Ma sei triste e sconsolato..
Arriverai solo cose e pensieri negativi.
Quindi.. parliamone con un medico.
Inviamo curriculum anche al negozio sotto casa…
Iscriviamoci, in palestra, o a un corso di cucina, di lingue straniere, un qualcosa che ci piace ma che soprattutto ci faccia stare in mezzo alle persone.
Non parliamo solo di cosa ci fa stare male.
Tutti abbiamo problemi, e le persone non vvogliono accumulare pensieri negativi intorno a loro.
La mente si deve svuotare.
Pensare non serve.
Se non a rimuginare e intristirci
Non risolve i problemi.
Andiamo a fare una passeggiata.
A bere un caffè al bar,
Interagiamo con le persone.
Entriamo nei discorsi, con positività, senza pensare al giudizio.
Si sa che non si può andare bene a tutti.
Ma non è nemmeno necessario.
Noi dobbiamo essere felici con noi stessi.
Io sono con me ogni giorno, mi voglio bene, mi DEVO trattare bene, quindi fare cose che mi rendono felice.
Hai risposto tu a tutti cosa ti aspetti una conferma dei tuoi pensieri si e tutto come tu dici credici
E vero che devo pensare in positivo a volte ci riesco
Sono senza lavoro, senza soldi. Non riesco a pulire le case. Come facevo fino a tre anni fa ho avuto operazione al cuore più. Incidente ora cammino mi sforzo anche se ho male Ho male al cuore non fisico so che se la faccio finita farei un dispiacere a mamma. Nonno un fisico sono ingrassata di 40 kg che k vi devo dire ciao sono ? dicono ma io maschero bene?
Debby, ci sono momenti in cui la vita ci sottopone a prove difficili. Sono i momenti in cui ognuno di noi è chiamato a dare il meglio di sé stesso. Per poterlo fare, in alcune circostanze, serve la mano di un’altra persona. Prova a valutare la possibilità di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta https://www.psicologi-psicoterapeuti.it/elenco/
Potrebbe essere l’inzio di una nuova fase, inaspettata e dolce, della tua vita.
È la risposta migliore che abbia sentito non bisogna pensare ma vivere e volersi bene, condivido ma a volte mancano le forze. Grazie .
Io, mi sento vuota, come se qualsiasi cosa che facessi non servisse a niente , come se io fossi nessuno.
ma io ti amo <3
Esatto. Ultimamente sono anche molto nervoso e preferisco stare solo,
Mi sento anche io così.
E trovare una persona x uscire assieme? Cerco tra voi. Datto che ci siamo incontrati proprio qua. Abito a Reggio Emilia. Soero che ci si vede
Non sei nessuno.. Se no non avresti scritto.. Hai bisogno di certezze.. Credimi ne so qualcosa anche io.. Ogni tanto guardati allo specchio e digli a quella persona che ti guarda.. Ti voglio bene.. Un bacione massi..
tantissime persone si sentono così e forse è pure vero, basta che tu trovi qualcuno a cui importa di te e se ancora non lo hai trovato aspetta un po’ o comunque considerami disponibile <3
quando hai 19 anni come fai a dire ai tuoi genitori che pensi di soffrire di depressione? dopo tutti i tentativi di renderti felice
come fai a guardare una dottoressa negli occhi e farti credere?
cambierebbe tutto
posso affrontarla da sola?
La depressione non è solo essere infelice, se non stai bene parlane con chiunque, ma curati. Ci vuole tempo e tanta fatica, ma ne vale la pena. Se ti chiudi in te stessa non puoi che peggiorare e il primo passo, uno dei più difficili, è il decidere di farsi aiutare. In bocca al lupo!
Io ho sofferto per più di 2 anni. Avevo crisi di pianto senza un apparente motivo dietro, mi sentivo inutile, non avevo più voglia di impegnarmi. Sopratutto avevo paura che nessuno mi volesse bene, i miei amici, i miei genitori, a scuola… . Poi però un giorno ho deciso di parlarne. L’ho detto a un giovane ragazzo, un semnarista, che lavorava col mio gruppo. Lui mi ha ascoltata e poi mi ha chiesto se volevo conoscere una grande donna, una psicologa che lui conosceva. Lei é stata la mia salvezza. Mi ha ascoltata e capita e mi ha dato dei consigli. Ora siamo amiche e io la stimo molto per tutto quello che ha fatto per me. Avevo 19 anni quando é successo tutto questo. Adesso amo la vita e ho capito che impegnandomi per davvero anche io posso raggiungere dei risultati. Può sembrarti difficile o molto lontano dalla tua situazione ma non tenerti tutto dentro. Trova una persona di cui puoi fidarti e che non ti giudicherà. Vedrai che andrà bene.
Mi sembra una coincidenza che ho letto questo commento oggi, proprio oggi. Anch’io ho 19 anni e mi sento esattamente come te. Ho pensato le stesse cose che hai scritto li, e le penso tutti i giorni. Non sei sola <3
Anche io ho 19 anni e mi sento molto sola come voi, non accettata dalla società e da me stessa. Sto cercando di curarmi, faccio sedute dalla psicologa abitualmente ma nel momento in cui era arrivata a buon punto, pensavo di stare di nuovo bene, la vita mi ha chiuso un’altra porta in faccia e sono ritornata alle mie abitudini. Con questo non voglio dire che sia impossibile uscirne, ho visto un raggio di sole quindi magari posso farcela, ma è un percorso lungo è molto faticoso, quel tipo di fatica mentale che forse pochi comprendono.
se vuoi parlarne con qualcuno che giàa soffre io sono disponibile
Io sono Cristina ed e’ tantissimo che soffro di ansia depressione panico.quando mi vengono io penso alla morte possibile e immaginabile alle bare che io Moio ,tutte le cose bruttissime.ora era un anno che stavo bene ora però si sono ripresentati e sono fortissimi mi manca il respiro mi sembra che mi si fermi il ? io ho 52 anni.
Ciao Alessandro. Cosa è cambiato nella tua vita oggi? Hk 47 anni. Poi parlarmene ??
Tranquilli 19enni. Alla vostra età è normale.
Poi peggiora.
Sono molto sorpresa del fatto che esista ancora gente che associa la depressione solo a determinate fasce di età. Non ho mai avuto il coraggio di fare un vero accertamento, se mi venisse diagnosticata la depressione, la mia famiglia sarebbe per metà delusa da me e per metà distrutta dal dolore. Questa specie di limbo in cui sono dura da quando ero alle medie, quindi non preoccuparti per i diciannovenni. Se avessi avuto il coraggio di togliermi la vita, non ci sarei arrivata ai 19 anni, ma fortunatamente c’erano persone che tenevano a bada il peggio di me, come l’apatia e la malinconia. Pensa bene prima di fare commenti generalizzando sotto un test per persone che pensano di essere depresse.
ma non erano 20 le domande???
Io mi sento abbandonata, non so se sono depressa..negli ultimi 5 anni ho perso amici, famigliari, animali domestici..ho 21 anni, non studio piu e lavoro nei fine settimana con mia mamma, ma non mi gratifica questo lavoro e in piu sono obesa. Non so che fare, forse sono solo pigra 🙂
Uscite, cercatevi un lavoro o createvelo, tutti abbiamo dei talenti, tutti. Prendete il momento brutto come un opportunità per trovare, nel vostro io, quello che volete fare nella vita e attenti io non ho detto quello che volete essere perché voi siete già. Voi siete perché siete vivi e avete un cervello e dei sentimenti e il vostro valore dipende da voi non da ciò che fate. E prima di pensare se siete depressi date uno sguardo a chi avete intorno: spesso siamo circondati da stronzi e non ce ne accorgiamo. Un abbraccio galattico.
il mio talento è non essermi mai realizzato, e non sono più un “diciannovenne” da un pezzo!
È normale che abbia 12 Anni e sia depressa???
Tempo fa circa un anno, ero dentro la depressione, piangevo tutti i giorni, mi sentivo esclusa, brutta e di non piacere a nessuno. Litigavo spesso con tutti e l’unica cosa che mi calmava era la musica, il disegno e basta. Ne uscii fortunatamente… e finalmente trovai i miei amici che adoro… ma…. forse non è abbastanza? Prima ero felicissima e mi bastava quello… ma ora mi sento esattamente come un anno fa. Litigo sempre con mia madre, e come se non bastasse pensa che io la odio. Non vorrei litigare con nessuno… ma finisco tutti i giorni per piangere… i miei genitori mi sottuvalutano… ho sempre voluto fare la disegnatrice… e non per vantarmi ma sono alle medie e in arte ho 10. Il mio prof forse è l’ Unico che mi capisce… perché sa come si sentono gli artisti forse? Non so sono triste…. mi sento inutile… e come se non bastasse mia madre mi fa notare ogni giorno di essere brutta e grassa. E ovviamente ha ragione… e poi?! Dolcisinfundo… il ragazzo che mi piace… fra un po’ neanche sa il mio nome… forse ho bisogno di stare da sola… mia madre dice che chi si suicida è perché non ha le palle… non vorrei far soffrire nessuno… quindi evito… ma a volte… vorrei non essere mai nata, tanto sono inutile!
ciao Giulia, non so se leggerai mai questo commento… posso solo dirti che ti capisco, attualmente ho 15 anni e una vita molto simile alla tua, ogni giorno sembra uguale al precedente e non c’è niente che mi sproni ad andare avanti se non il fatto che facendo un atto avventato farei soffrire le persone che mi stanno intorno. Non voglio causare dolore perciò sopporto e tengo duro, posso uscirne da questa situazione e puoi farlo anche te, io so che puoi uscirne vittoriosa. Perciò stringi i denti e cerca di rendere ogni tuo giorno speciale, prenditi cura di te stessa e dai il meglio di te! Bisogna prendere il controllo della propria vita perciò fatti coraggio, rialzati un’altra volta da questa ennesima caduta e affronta la vita di petto. Ti auguro di essere felice davvero.
Ciao mi chiamò anche io Giulia e ho 15 anni e sorrido sempre . da alcuni mesi mi accorgo che lo faccio a forza, senza far vedere agl altri l inferno che é dentro di me … Non mangiò , non studio, non ho voglia di vivere cado in un pozzo . sono stanca di tutto…
Mi chiamo Nicolò, ho 23 anni e sto vivendo in un periodo di depressione da più di 2 anni (anche se già da prima si stava facendo sentire). Il mio problema gira intorno al fatto che io ho sempre avuto problemi relazionali con le donne, sono sempre stato molto insicuro di me stesso e con ciò so dove sta una parte del problema, ma la cosa che mi ha buttato giù fortemente è il fatto che credo intensamente di non piacere alle donne per via della mia caratteristica razziale, cioè di essere caucasico o bianco… Ho avuto esperienze dal vivo e soprattutto online che essere un caucasico occidentale sia un enorme svantaggio con l’ approccio femmile (e con questo intendo donne di qualsiasi background). Sono abituato a vedermi come un mostro, le propagande “liberali” (italiane e non) il femminismo ecc… Hanno di certo intensificato il mio dolore, anche se il tutto è partito nell’ ascoltare le opinioni e gusti di diverse donne. Sono quasi 2 anni che faccio sedute con una psicologa della mia zona e si sta dimostrando un lavoro duro, ad ogni modo sono un ragazzo decisamente curioso e molto attirato dalla conoscenza di un po’ tutto soprattutto scienza, spiritualità, storia e arte (sono un musicista laureato in conservatorio). Non sono molto speranzoso della situazione dal fatto che oramai sono convinto che essere “bianco” mi di un gigantesco svantaggio con le donne, e di certo questo non aiuta la mia insicurezza.
Nicolò, non esistono condizioni di vantaggio o di svantaggio connesse alle caratteristiche di razza. Ogni umana caratteristica ha una natura neutra. È la nostra mente ad attribuire significati e valori. Indaghi con la sua psicologa le ragioni per le quali ha scelto questo particolare punto di vista su di se, sulla “razza”, sul mondo femminile. E poi cambi prospettiva di osservazione. Facendo semplicemnte un passo di lato, il mopndo le apparirà diverso. E migliore.
Adriano Legacci- Direttore Pagine Blu
Il mio fidanzato mi ha lasciata la mia vita non ha più senso 🙁
Ponti d’oro al nemico che fugge.
Bellissimo commento Carmela 🙂
Sono una mamma di 30 anni. I miei bambini hanno sei e Quattro anni.
Fin da ragazza avevo problemi di ansia…e depressione…
Dalla loro nascita vivo momenti di apprensione,ansia, paura .. per la loro salute.
Ogni cosa mi porta ad avere na grande ansia e paura per ogni cosa.
Tutto questo mi sta consumando, mia figlia ha avuto dei problemi di salute benché non gravi mi hanno traumatizzata e ogni volta che accade qualcosa ho la paura di rivivere tutto. Ho perso il sonno, la lucidità, ho perso la voglia di godermi i miei bambini quotidianamente. Ho perso la voglia di ridere. Di essere spensierata. Piango… così tanto…e mio marito mi dice solo che rompo i c…… Come mi sento? Non capita!! Lui dice che voglio solo essere compatita..in realtà ho solo bisogno di un abbraccio…di essere rassicurata…
sono un ragazzo di 22 anni la mia vita e cominciata a andare a rotoli quando avevo 16 anni e fino adesso non c’è niente che mi fa stare bene mi sento solo e molto triste in poche parole sono inutile come la forchetta nel brodo.
Ciao, io sono una ragazza di 21 anni.. se vuoi possiamo parlare.
Io invece soffro di violenti attacchi di rabbia.
Sospetto quali siano le ragioni del mio malessere e mi sento impotente.
Questo disturbo segue un periodo depressivo e diversi traumi causati dai genitori.
Chiedo aiuto. La mia vita è inaccettabile.
Eccomi, sei uguale a me
Quanti anni hai?
Scusa se te lo chiedo, è solo perché mi sento vicina a te nella problematica che anche io ho. Io 32. Mi sembri anche tu piuttosto matura e consapevole
Mi sento un completo fallimento, ho fallito sul lavoro, come figlio, come fratello e come fidanzato. Vorrei poter sparire…
Purtroppo mi sento proprio come te, un totale fallimento in tutto. Mi sento bloccato in una vita che non è più la mia , non è più vita, vorrei solo sparire, vorrei ci fosse un modo per farlo senza far soffrire la mia famiglia.
Ho problemi familiari, mia madre se n’è andata, mio fratello mi tratta male ed è violento con me e mio padre. Poco fa ha avuto un bambino e in una casa stretta siamo costretti a vivere in 5 per colpa sua. Io non posso farci nulla, sono un 16enne e non posso fare altro che sopportare. Sto andando in depressione man mano e ho paura che lui faccia una pazzia e ammazzi qualcuno. Ho paura inoltre che influisca sul mio futuro.
Ho da poco perso mia nonna, un’altra persona cara sta per andarsene, le mie relazioni sentimentali sono fallimentari, tutti i miei amici sono lontani, la mia famiglia è lontana…ho perso interesse per tutto, il mio lavoro non mi piace più. Ho sempre voglia di piangere e perdo anche l’appetito. Ho 25 anni e mi sento completamente persa…a volte mi sembra di non riuscire a ragionare, di essere distaccata dalla realtà. Vorrei che tutto finisse
Sono piccola, ho solo 15 anni. Per favore non rispondetemi con le solite risposte: “sei nell’adolescenza, è normale”. Forse è anche così, ma gli adolescenti non sentono la voglia di lasciarsi andare, non si sentono inutili. Mi sento come che, se non ci fossi non cambierebbe nulla, o forse la gente starà meglio. Per la mia famiglia sono un peso, per i miei amici non sono nulla… Aaa bella l’adolescenza allora.
l’adolescenza è un periodo di transizione e costruzione della propria identità molto delicato e avvolte turbolento. Passiamo dall’ambiente familiare, a quello degli amici, al mondo sociale, a cercare di “diventare” qualcuno, costruire la nostra immagine, la nostra identità, mettere insieme i pezzi e dargli una forma. Spesso le circostanze e ciò che sta attorno non si presenta nelle condizioni più favorevoli. ed è anche difficile riuscire a parlarne, perchè gli ” adulti” prendono poco sul serio le parole di una ragazza di 15 anni, e per questo mi dispiace. Si dovrebbe imparare ad ascoltare di più , a comunicare meglio, essere rispettosi gli uni degli altri, anche di fronte a problemi che non riusciamo a comprendere chiaramente. Alla tua età è molto facile cadere in brutte tentazioni, o comportamenti autodistruttivi, e sarebbe meglio prevenire piuttosto che curare.. L’unico consiglio che mi sento di darti è quello di provare a cercare una terapista, uno psicologo.. dovrebbero esserci anche enti che offrono un servizio gratis, nel caso tu non sia indipendente economicamente vista la tua età. Non so dove abiti, ma sono sicura che se cerchi un po su internet qualche cosa trovi. Mi ha toccato particolarmente il tuo messaggio perchè alla tua età ne ho passate di tutti i colori, mi sentivo sola, persa, senza futuro. Non ho trovato persone in grado di aiutarmi, erano altri tempi.. ma ancora oggi ne subisco le conseguenze e cerco di aggiustare i pezzi. Parlare fa bene, ci sono persone pronte ad ascoltarti credimi, e a prenderti sul serio senza giudicarti , per farti stare bene finalmente. Un abbraccio. Sara
Sono sicura e anche il test mi conferma di soffrire appunto di depressione.. E sono anche sicura che sia dovuta alla crescita e nel rendersi conto di come funzioni la vita.. e cosi negli altri vedi falsità non si ha più fiducia nel mondo e questo mi provoca solitudine e isolamento e non so proprio come uscirne perché quando esco non riesco a partecipare sto ore e ore a non fare nulla a non parlare e sento di non avere neanche le forze per provarci.. mi sembra che qualunque cosa faccia non abbia un significato né uno scopo non trovo il senso a nulla
Ho solo 17 anni come faccio a dire ai miei che avrei bisogno di uno psicologo, ormai sto male da 4 mesi ho tentato il suicidio 1ª volta e loro sono all’oscuro di tutto, quando ero fidanzata già avevo dei sintomi depressivi, ma quando mi sono lasciata e lui se n’è andata con un’altra è diventata la mia ossessione, non riesco più ad essere felice ho perso l’interesse per tutto, non riesco a superare la cosa. Di solito sono riuscita sempre ad alzarmi da sola, ma sta volta non riesco più mi sento impazzire. Premetto che mia madre soffre di depressione bipolare, quindi non mi va di dargli anche questo dispiacere, ci manco solo io.
Ho 18 anni.. Nella mia vita fino a pochi anni fa non mi é mai mancato nulla, era una vita davvero invidiabile.. L’unica cosa che mi mancava era una ragazza.. Una ragazza che mi fece innamorare di lei, ci siamo messi insieme.. La mia vita non poteva essere più completa.. Per me era tutto, una sorella, un’amica, una fidanzata, un’amante perfetta. Era il mio mondo e mi faceva sentire unico.. Ma purtroppo era succube dei suoi genitori e qualche mese fa l’hanno obbligata a lasciarmi a suon di minacce.. Il mondo mi é crollato addosso.. Ho provato a suicidarmi ma me lo impediva il fatto che quei veri amici e i miei genitori mi amavano.. Tutt’ora piango quasi ogni giorno e mi manca da morire. É come se avessi perso la parte piu importante di me stesso.. Non so nemmeno perché lo sto scrivendo.. So solo che mi fa stare meglio.. Come se fosse uno sfogo.. Spero che con il tempo tutto passi.. Ma la vedo dura vedendo le mie reazioni. Lei mi manca e darei anche la mia vita se potessi riaverla per altri 5 minuti.
Ciao a tutti, vi racconto un po’ la mia storia. Ho 34 anni e anche io come molti di voi mi sento perso ed insoddisfatto. Ho cambiato diversi psicoterapeuti poi solo a 32 anni ho cominciato un percorso serio che è durato quasi 2. Poiché non riuscivo a darmi più delle risposte ho lasciato e dopo qualche mese ho cambiato psicoterapeuta e ad oggi sono 8 mesi che ci vado. Sono anche in cura farmacologica, lo psichiatra mi ha diagnosticato la sindrome ossessiva, fobia sociale e ansia. Con questa terapia qualcosa è cambiato, riesco ad andare almeno in palestra e aver accettato in parte la mia bisessualità ma ancora non risolvo i problemi di base per vivere. Non ho un lavoro, non ho amici, mi sento vecchio e quando mi guardo allo specchio mi vedo brutto. Mio padre ha una piccola azienda, che tra l’altro non va molto bene, io però non riesco a lavorarci mi sento demotivato e senza stimoli. Ci sono giorni che per colpa della sensazione di inutilità e di insoddisfazione rimango chiuso in casa perdendo tempo sul cellulare però il tempo intanto va avanti ed io non riesco a prendere una decisione per la mia vita. Non so cosa fare se non lasciare tutto cosi com’è e farmi trasportare ancora dai desideri di altre persone.
Ciao, sono un ragazzo di 20 anni e credo di soffrire di depressione, per quanto mi impegni non riesco a trovare lavoro, non ho praticamente mai avuto una ragazza, nessuna mi ha mai amato, eppure non credo di essere così male esteticamente e caratterialmente, non so cosa ci sia di così sbagliato in me. Nessuna mi ha mai detto” Ti Amo” e io non ho avuto occasione di dirlo a nessuna, non so se sapete come ci si sente, ma fa male.
Ciao a tutti/e, mi spiace che io non sia l’unico così, vorrei che gli altri stessero sempre bene…
Celo dentro di me questa sofferenza, questo umore buio, non voglio dare dolore e pensieri a chi mi vuole bene e viceversa, ho anche troppa dignità per rivelarlo; ormai ho 30 anni, ho perso tutte le tappe fondamentali della vita; sono un giovane uomo carino ed intelligente, dal carattere gentile, eppure ho perso l’amore – mai più ritrovato – e non ho terminato gli studi, non so cosa fare della mia vita, a volte, spesso, mi dico che non dovrei risvegliarmi al mattino.
William, nessuno può stare “sempre bene”. E’ ragionevole aspirare a stare bene “la maggior parte delle volte”. Svegliarsi al mattino deve rimanere, per tutti, un’occasione straordinaria. Devi avere la certezza che con una adeguata psicoterapia ed un possibile supporto farmacologico la depressione può essere vinta.
Non ce la faccio più, sono un ragazzo di 22 anni che nella vita ha buttato via tutto e non ha concluso niente.
Ho cambiato più volte università, tutt’ora non sto facendo praticamente nulla, ogni cosa che faccio dopo poco comincio a pensare che non mi piace e che non sono capace e mi blocco totalmente, mi odio a morte e sento che nulla ha più importanza. Inoltre da quando, da un anno, ho accettato di “curarmi” tutto è peggiorato nettamente, sento la mente bloccata a atrofizzata, non riesco a prendere una mezza decisione e le mie poche abilità si sono azzerate. Ho preso per mesi un antidepressivo che mi ha portato solo a pensieri suicidi, dopodichè la mia testa non è stata più la stessa. Adesso da pochi mesi prendo un antipsicotico che altro non sta facendo che confondermi ancora di più le idee e ha un sacco di effetti collaterali. Mi sento distrutto e inutile, la mia famiglia non capisce nulla di me e penso da un po’ che psicologi e psichiatri non facciano altro che danni, ormai ripeto sempre le stesse cose e ho voglia solo di urlare in faccia all’inutilissima psicologa e allo psichiatra che non hanno capito assolutamente niente.
Poi sono un fallimento in tutto, ho suonato per anni la chitarra ma non sono mai migliorato, ho sempre fatto schifo e nessuno mi ha mai voluto in un gruppo, e, cosa assurda, sarei pure un bel ragazzo ma non ho neanche mai baciato una ragazza, e la cosa mi pesa sempre di più, anche perché nessuna vorrebbe mai stare con un fallito come me.
Sono devastato, ormai non desidero altro che finisca il mondo o che mi venga una qualche malattia che mi indisponga a tal punto da non dover più pensare. Non mi suicido solo perché ho paura del nulla che potrebbe esserci dopo la morte. Dubito che ci possa essere qualcuno inetto anche solo la metà di me, e soffro per chi sta male anche solo un millesimo. Ciao a tutti e buona sopravvivenza
ti va di parlare un po?
@alessandro ciao ti scrivo solo per dirti che esiste qualcuno messo peggio di te… situazione identica alla tua in tutto e per tutto … con l’aggravante che io ho 33 anni … e che la depressione – apatia me la sono procurata da sola… non sono mai stato bene : problemi di insicurezza e bassa autostima … una sola relazione ( molto breve, e non di fidanzamento) in tutti questi anni con una ragazza, mai amici (solo rapporti superficiali) … andavo avanti solo grazie ai fumetti – film – e serie tv, trovando un mondo interiore che mi proteggesse dall’inutilità – non senso della mia vita … finchè mia madre preoccupata per un pò d’ansia mi ha consigliato un dottore … alla visita e diagnosi di iperattività con accelerazione di pensiero … mi sono preso antipsicotici (depakin e risperdal) per 6 mesi … il tutto l’ho mischiato (e mi domando ancora il perchè abbia fatto quella terapia, mischiandola pure., nonostante io abbia , e me lo dicono tutti: una modesta intelligenza) con erba … poi ho interrotto i farmaci per 6 mesi risultato: sono molto tranquillo, ma ho il pensiero ossessivo – compulsivo che quella terapia (più ovviamente il miscuglio che ho fatto) mi abbia fatto male .. non mi sento più me stesso, tutto mi è difficile non ho più passione in nulla, pensieri tristi e orribili in testa … fatica a mettere anche 2 piatti in lavastoviglie … mi vedo così anche a 40 anni, e senza lavorare inoltre… inoltre senza la mia protezione che mi ero creato per andare avanti, vedo la realtà cosi come è … me ne sto sul divano e a letto tutto il giorno … consolati …
ciao ti scrivo solo per dirti ce esiste qualcuno messo peggio di te
Ho 14 anni
Sono anni che cerco di andarmene
Da tutto e quando finalmente trovò una scappatoia non ho il coraggio di parlarne ai miei
Mi sembra di impazzireb
ho sessanta anni, una separazione, una figlia di 17 anni del primo matrimonio che non mi parla e due gemelli di 4 anni che sono arrivati nel mio nuovo rapporto che ho con la mia compagna da sette anni insieme . due gemelli meravigliosi. sono arrivati ma forse non ero pronto ma li amo da morire. purtroppo ho preso una forte depressione che mi sta distruggendo. ma vado avanti perché dio mi ha dato la croce che devo portare con il sorriso e ringraziare tutti i giorni il signore. un caro abbraccio a tutti e voglio dirvi una cosa. siete giovani godetevi questa vita altre non ce ne sono
Buongiorno, ho 28 anni, un figlio di dieci, un rapporto stabile da più di un decennio. Ho fatto sempre lavori saltuari, che spesso erano stressanti e pesanti, ma in realtà mi piacevano perché a contatto con le persone. “Finalmente” da un anno a questa parte ho un lavoro fisso, con due giorni liberi a settimana e, per la prima volta in vita mia, ho la possibilità di andare in ferie. Tutto apparentemente perfetto, no?
In realtà ho iniziato dal secondo mese di lavoro ad avere pesantissimi attacchi d’ansia, inapetenza alternata a ingordigia smodata, crisi di pianto che cerco di nascondere per quanto possibile, sensazione di vuoto, di non realizzazione, d’ingabbiamento, assenza di desiderio sessuale. Tali sentimenti erano sporadici e isolati fino a due mesi fa, ma dopo l’ennesimo discorso demotivante del capo (che ritengo essere causa scatenante) è diventato un sentimento costante. Continuo a regalare ore di lavoro all’azienda perché mi vengono imposte e mi è stato detto chiaramente che non me le pagano fino a non si sa quando, spesso vengono richiesti standard semi-inarrivabili, per quanto mi impegni il capo sostiene che avrei dovuto imparare di più in questo lasso di tempo, il capo è sgradevole e poco educato e crea un malcontento diffuso in tutta l’azienda, mi dicono che mi sono spenta, non mi sento supportata da mio marito che ha sempre un atteggiamento alla “pochi voli pindarici, il lavoro è questo: accettalo”, convivo con sensi di colpa soffocanti per non essere più a disposizione per mio figlio per seguirlo adeguatamente con le questioni scolastiche e personali, oltre al fatto che lui vede benissimo che sono triste e soffre per me.
Continuo a pensare di ribellarmi ad una vita che sta prendendo una piega che non mi piace, mollare il lavoro e cercarne un altro, fare dei corsi di formazione per imparare a fare qualcosa che mi potrebbe appagare di più emotivamente, ma per farlo dovrei perdere la sicurezza economica, lasciando il lavoro per dedicarmi allo studio, oppure fare dei corsi dopo il lavoro e trascurare la famiglia. Al contempo mi rendo conto di covare rancore nei confronti di mio marito perché, benché non mi abbia mai posto dei veri e propri paletti, temo il suo giudizio qualora dovessi decidere di lasciare questo lavoro che mi fa soffrire e questo me lo fa vedere come una sorta di ostacolo e non più come un sostegno e un compagno di vita, ruolo costruito con amore in dieci anni di rapporto e sgretolato in pochi mesi.
Non so che fare. Continuo a piangere di nascosto, quando faccio in tempo a nascondermi, mi sento un’ingrata nei confronti della vita perché ho tantissimo e probabilmente qualcuno potrebbe essere felice al posto mio, ma io mi sento uno schifo e continuo a perdere interesse nelle cose, nelle persone, nelle esperienze che mi capitano o mi possono capitare e, come molti altri aspetti della mia vita fin’ora, mi trovo sospesa in un limbo in cui non so cosa fare e non faccio nulla.
Mi sento come dovessi svoltare la mia vita ora o mai più e, ogni giorno di passività mi convince del fatto che sto scivolando in un baratro da cui non sarò più in grado di risalire, che sto perdendo l’occasione di essere felice.
Non ho veri e propri pensieri suicidi perché amo troppo mio figlio, i miei genitori, la mia famiglia e tutte le persone che mi vogliono bene, ma mi ritrovo spesso a pensare che desidero che qualcosa ponga fine a Tutto, per non dover scegliere: quando sono molto negativa penso alla fine del mondo, quando sono più positiva mi auguro solo che mi licenzino.
Tutto questo malessere mi ha imbruttito fisicamente, sono diventata più pallida,smorta, con gli occhi all’in giù, le spalle curve, brufoli e sfoghi sul viso, gastrite frequenti, tremori improvvisi alle mani.
Vorrei solo che non mi avessero mai proposto questo lavoro
Credo si tratti di mobbing, cerca se puoi un altro lavoro o cerca di lavorare con un altro capo. Non aspettare e fatti aiutare
La mia vita fa schifo e non servo a niente.
Cicox,
la tua vita è un miracolo, ed ha un valore enorme.
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.”
(Dalai Lama)
Ciao a tutti/e. Test utile e bello. Mi dispiace tantissimo per tutti voi. Vorrei davvero che steste meglio. Il test dice che io non sono depressa ma che soffro di male di vivere. Eppure io sono triste e sola come i tantissimi cani che in paese abbaiano notte e giorno, portandomi sull’orlo dell’esasperazione. Forse sono così tanti perché le persone qui riversano il loro affetto sui cani, anziché sugli esseri umani? Addirittura molti ne hanno pure 2 o 3 assieme. Venendo a me, sono miope, (quasi cieca), astigmatica e soffro di emicrania. Non mi sento accettata dalla società. Ma almeno sono una bellezza naturale. Comunque tornando al punto, io non ho proprio nessuno. Mi sento una fallita. Non ho concluso niente nella vita. Sogno e basta. Mi piacerebbe fare dell’arte un mestiere. Ma non mi reputo brava. Non ho un lavoro, non lo trovo. Ho soltanto la 3º media. Non ho un soldo. Non ho mai avuto un ragazzo. Soffro di ansia e attacchi di panico. E credo anche di ansia sociale. Nascondo un passato orrendo, difficile e turbolento. Anni di lividi, umiliazioni e percosse. Piango ogni giorno. Ho sempre avuto una famiglia molto brutta, violenta e disagiata. Sono sempre stata bullizzata da tutti. Sono debole. Mia madre un’insensibile. Sono sempre stata disprezzata e sottovalutata da tutti. Se potessi e avessi un altro posto in cui vivere me ne andrei volentieri da qui. A casa sono sempre stata picchiata senza un perché. Mia madre è sempre stata succube delle mie sorelle. Sono stata anche brutalmente scacciata da casa alcune volte. Mi è stato più volte detto che ero un problema e di andare a vivere in un altro stato e non tornare mai più. Sono stata additata come un cesso innumerevoli volte. Ho subito violenza e bullismo. Anche da maestre di scuola, suore dell’asilo, bambini, ragazzi e gente grande.
Questa non può davvero essere definita vita. Fa schifo. È una m*erd@. Inoltre vivo in un paese orribile dove la gente mi prende solamente per il c*lo. Ho sentito parlare di un’iniziativa interessante che si chiama Free hughs o qualcosa del genere, ebbene, se io provassi ad abbracciare qualcuno sono sicura che questo mi allontanerebbe e si prenderebbe gioco di me. O magari mi prenderebbe a schiaffi. Qui sono così. Pure schiavi del cellulare oltretutto. Attraversano la strada con gli occhi incollati su di esso. Poi nel paesino in cui vivo, (8.500 ca, ma sembrano soltanto 8), ci sono pochissimi giovani e tantissimi anziani. E vado più d’accordo con quest’ultimi. Inutile dire che non ho degli amici o un ragazzo. Ma chi mi ca*a. I ragazzi pur di non essermi amici preferirebbero tagliarsi le p…. che non hanno. Le ragazze hanno la puzza sotto il naso e quando mi vedono ridono. Sono delle cagnë che pensano solo a quello. Ma invidio i loro gruppetti compatti. Inoltre ho delle sorelle che sono una peggio dell’altra. Una è matta e le altre strønzę. Mi hanno sempre odiata. Sono stanca. Sono stata pure denunciata e calunniata dal marito della mia sorellastra cattiva. E non soltanto da lui. E non andrò mai dagli psicologi della ASL, sono inutili. Ci va pure mia sorella e non è cambiata di una virgola. Anzi, è pure peggiorata. Ah, e non vuole prendere nemmeno le medicine. È sempre di una violenza e maleducazione inaudita. Dice sempre: ti ammazzo e maneggia coltelli affilati. Mia madre la difende, come faceva sempre con le altre. Picchia me, anziché lei. Perché lei è già picchiata di suo. Picchiarello a confronto è un dilettante. A nulla servono educatrici, tutrici e ca**ate varie. È soltanto peggiorata. Che spreco enorme di soldi dello stato. Qui purtroppo è mancato un uomo e si vede eccome. E non riesco mai a dormire. Morirò giovane e sola. O di freddo dato che mia madre anche quest’anno mi ricatta e non vuole fare il fuoco o accendere una stufetta. L’anno scorso mia sorella mi ha contagiato una grave forma di influenza, spno rimasta così una settimana e da allora il mio naso non ha mai smesso di sgocciolare. Lo so, è brutto da dire ma è così. Avrò qualche malattia grave. Sto sempre male. Inoltre in tutta la mia vita nessuno mi ha mai dato un centesimo o fatto un regalo, mia madre mi ricatta per altre cose. Addirittura dice che troverà casa altrove e mi lascerà in questo appartamento e pagherò io le bollette, (non so con quali soldi). Boh. Poi lei è pensionata perché le è morto il marito, (non mio padre). E mi rinfaccia continuamente che il mio padre stronzo non ha mai contribuito economicamente, fisicamente o moralmente a lei e a noi figlie. Ma è stata lei a sceglierlo, non io. Non era mica colpa mia se lui non era e non è tutt’ora una brava persona. Lei voleva i figli, non lui. Ma poi da che pulpito, proprio lei che mi urlava contro e mi prendeva a calci proprio lì. Quelle sceme delle mie sorelle stessa identica cosa. Sono sempre stata schiavizzata. La mia sorellastra mi picchiava e mi insultava ogni singolo giorno. Poi però mi chiedeva molti favori. Più volte mi ha estorto dei soldi. (Ho lavorato soltanto una volta, ho fatto le pulizie per una cooperativa, per 4 mesi circa). Quel lavoro era stressante e faticoso, camminavo da una parte all’altra sotto il sole cocente, ma è stata una ventata di aria fresca per me. Tuttavia l’assistente sociale non me lo voleva nemmeno dare. Comunque ero il punch ball delle persone. Ogni cosa è sempre colpa mia. E le mie sorelle ne escono sempre come delle vittime e io come la carnefice. Io d’altro canto non mi so esprimere, balbetto sempre ed a volte non mi escono proprio le parole. Non che abbia un vocabolario chissa quanto vasto eh, per intenderci, anzi, è quasi nullo. Mia madre mi ha senpre definita come quella meno intelligente delle mie sorelle. Una stupida spiccicata a suo padre. Uguale, per tutti. Anche se un padre è come se non lo avessi mai avuto. Tutti a rinfacciarmi che ero uguale fisicamente a lui. Sono sempre stata chiamata brutta, mostro, grassa, scura di pelle, bassa, cessa, stupida, malata e chi ne ha più ne metta. E anche i pochi parenti che ho sono tutti indifferenti. Non so più cosa fare. Alla fine le persone guardano soltanto il lato esteriore e non come si è dentro. Che tristezza. PS: Nessuno sa di questa storia e forse è meglio così. D’altronde non esiste qualcuno a cui importi di me…Ps: caspita, ho scritto tantissimo, e pensare che non ho raccontato nemmeno alcune cose. Comunque anche se dubito che qualcuno legga tutto questo, vi ringrazio tutti. Mi fate sentire un po’ meno sola.
mi dispiace tantissimo, io ho letto tutto. Se ti va di parlare un pò, magari fa bene ad entrambe possiamo scambiarci le mail.
ciao,
ho 13 anni quasi 14 e ho paura di essere depressa.
vedo tutti i miei amici contenti mentre io nn riesco più ad appassionarmi a niente e nn mi sento più felice come prima.
Odio e continuo a litigare i miei genitori perché nn mi capiscono e vorrei solamente bisogno che mi ascoltassero e che capissero come i sento. Gli ho proposto più volte l’idea di poter farmi aiutare, ma loro si mettono a ridere.
mi capita spesso di avere delle crisi e iniziare a piangere e urlare e in quel’momento nn ci sarebbe niente che mi impedirebbe di suicidarmi, solo che dopo penso alle persone meno fortunate di me e allora mi passa dalla testa l’idea.
Preferisco sempre stare da sola e mettermi a fissare un punto e stare li a guardarlo per ore.
e quando mi arrabbio così tanto con una persona (succede poche volte), mi piacerebbe ucciderlo e non mi dispiacerebbe per niente se morisse.
vado male a scuola mentre fino a qualche mese fa ero tra le più brave della classe e non riesco più a concentrarmi.
mi piacerebbe molto avere un punto di sfogo o solamente un consiglio per essere un po’ più felice.
grazie
Ciao Silvia, è importante che tu riprovi a parlare con i tuoi genitori. Ricorda inoltre che puoi rivolgerti al tuo pediatra. Chiedigli di indicarti le modalità per accedere al servizio di consulenza psicologica gratuita del sistema sanitario nazionale. E’ importante che tu non ti senta sola in questo periodo della tua vita. Trovando la persona giusta con cui parlare avrai la possibilità di recuperare in poco tempo il tuo buon umore e i tuoi eccellenti risultati scolastici.
Credo di essere depressa. Non ho più voglia di fare nulla, non ho più la forza di arrabbiarmi, girano voci di me nel mio istituto, voci che sono arrivate anche in un’altra scuola, sento di non valere più nulla ed ho un costante male al cuore, come se sentissi un vuoto. Sto male ma non riesco a capire perché e mi sforzo per non darlo a vedere, sento un peso costante che non riesco più a sopportare.
Le voci girano sempre. Non sono controllabili e cambiano forma strada facendo. “Da una valle partirono due colombe bianche e, quando arrivarono alla valle successiva, nei racconti della gente erano diventate sette corvi neri”. Vorrei, cara “anonimo”, che avessi l’opportunità di ricordare il tuo grande valore, e il tuo sacro destino. E che questi non potessero mai essere scalfiti dalle voci di nessuno.
Salve,
esiste un test da fare a qualcuno che si sospetti possa essere depresso? Ho una persona vicina a me che temo sia un po depressa ma non vuole saperne di sentire uno specialista quindi mi chiedevo se ci fosse qualche modo indiretto per accertarmi che ci sia qualche problema reale. Qualche domanda da fargli senza che se ne renda conto oppure una serie di punti da analizzare per capire se c’è o no la possibilità che sia un po depresso
Grazie
Gentile Dario,
provi in via preliminare, senza che questo abbia in alcun modo carattere diagnostico, a valutare gli aspetti esistenziali suggeriti da questo test. Ricordi cje è sempre fondamentale chiedere il parere di uno specialista della sua zona
https://www.psicologi-psicoterapeuti.it/elenco/
Ho quasi 20 anni e io sto soffrendo d’ansia da quando mi sono lasciata dopo due anni e mezzo col primo ragazzo e da quando ho finito il liceo senza riuscire ad accedere all’universitá ne avere idee chiare per il futuro. Sto a casa senza fare niente, la mattina mi alzo tardi, dovrei studiare ma spesso mi sento mancare le forze e penso che cio dipenda dal fatto che mi sento sfiduciata con la paura di non rientrare all’universitá e di non concludere nulla della mia vita. Ho da cinque mesi un’altra relazione con un bravissimo ragazzo ma ho scoperto recentemente che soffre di DSA ( Ha una forma di discalculia con difficolta di concentrazione associata). Poiché son stata cresciuta in una famiglia un po’ all’antica ho l’ansia che non possano capire questo problema se glie lo facessi conoscere e magari gli darebbero dell’ignorante (oltretutto a differenza mia ha solo il diploma delle medie ma ora fa un apprendistato) e un’altra ansia é il vedermi tra dieci anni magari sposata con lui,con figli con le stesse problematiche e magari che siamo pure in qualche crisi economica. Non so piu che fare,mi sento anche superficiale nel fare questi pensieri ma ho troppa paura del futuro. Al tempo stesso lo amo e non voglio perderlo,non me la sentirei di chiudere la relazione per questi motivi. Cosa posso fare per risolvere? Come posso combattere l’ansia del futuro e vivere alla giornata?
Anonima, non si tratta di “vivere alla giornata”, che assomiglia un po’ a “tirare a campare”. Si tratta piuttosto di immergersi nella sacralità del presente. Il passato e il futuro sono concetti astratti e proiezioni della mente. Hai mai visto qualcuno esistere nel futuro? O nel passato? Il solo luogo in cui la nostra esistenza si manifesta si chiama “qui”, e il solo tempo si chiama “ora”. Cogli il meglio dalla tua vita, oggi.
Ciao, sono Mario 40 anni e da circa 10 anni che la mia vita non è più la stessa. Nel 2009 persi il lavoro ingiustamente ed il pomeriggio successe un grave incidente a mio padre che lo portò in cima per diversi mesi e su una sedia a rotelle fino ad un anno fa. Mi ha lasciato un anno fa.. la mia vita era appagante fino ad un certo punto,perché non potrò avere oltretutto la cosa che più desidero, un rapporto vero e amorevole con un ragazzo. Si sono gay da sempre e per appagare gli altri ho soffocato la mia felicità.sono sposato con una donna da 12 anni ed ho un bimbo di 8 anni. Se non fosse per lui mi sarei già allontanato da tutti per trovare il mio equilibrio, non posso,non voglio,ma mi sto consumando pian piano. Vedere ragazzi in giro e non poterli toccare o dichiarare il mio interesse mi fa stare malissimo.mi rivolgo a tutti i ragazzi/e non fate lo sbaglio di piacere agli altri,la vita è una ,non sprecatela.ciao.
Sono incastrata in una vita che mai avrei pensato di vivere……Ho 41 anni, sposata da 11 anni con un un uomo che si è ammalato 11 anni fa di sclerosi multipla. Una persona che e’ totalmente dipendente da me….. Ho una bambina meravigliosa, ma questo non mi basta.
Mi sento in catene, non vedo via di uscita…. non c’e’ nulla che mi piaccia, nulla che mi entusiasmi…. mi sento maledettamente sola e depressa, odio la mia vita…..
Non odiare la tua vita. E’ una straordinaria opportunità. Per dirigersi verso l’alba bisogna attraversare la notte più scura. Se lo desideri, l’alba arriva. Hai già una bambina meravigliosa. Devi ora riconoscere un senso alla tua presenza su questo pianeta, adesso. E identificare uno scopo. Tornare a recuperare passione ed entusiasmo. Per piccole cose, che sono i pilastri del tuo tempio. Non odiare la tua vita, torna a prendertene cura.
Ma stai scherzando?! Hai il mondo davanti, e lo puoi costruire come vuoi tu.. Le amiche parlano male, è normale fa parte della vita, ti aiutano a crescre, un giorno saranno le tue ex compagne di classe e ci riderai sopra a queste cose.. Piangi se ti va, ma poi esci di casa a testa alta e affronta la tua bella e giovane vita. Ciao ciao
Bell’articolo, complimenti!
Salve a tutti mi chiamo Luca nella mia vita o avuto solo problemi dallo stato che mi ha portato via dai genitori dalla chiesa che ero stato abusato dai amici falsi dal lavoro ecc.. o gia avuto dei casi di suicidio o 40 anni e veramente o passato la mia vita con molte icertezze non o mai avuto una donna che mi capisse e per il semplice motivo e che avevo problemi di autostima .
Ma dentro di me cercavo l’amore in questo periodo o conosciuto una ragazza lei 26 anni quando la vedo fa spazzare via tutti i miei problemi .
Mi fa battere il cuore a 1000 e ogni volta che mi tocca la mano o mi abbraccia o fa il broncio e come muorire di felicità e un terribile giorno mi ha detto Luca io non ti voglio perché…….. quindi non voglio più vederti .
Da quel giorno piango non mangio più e la voglia di morire e sempre più alta …
Salve Luca,
In questo momento molto difficile della tua vita la cosa più importante è non rimanere solo.
Ora devi partire da te stesso ma per farlo ti serve l’aiuto di un’altra persona. Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase della tua vita.
È come si dice in Sicilia, “il sazio non può capire il digiuno”… non è certamente enunciando tutte le vie di uscita dalla depressione o le alternative alla tristezza che si aiuterà Luna ne tantomeno nessuno degli adolescenti come degli adulti in stato di depressione. Finché si generalizzera poi sull’eta è sulle prospettive ancora in gioco non si farà altro che forse posticipare un qualcosa di inevitabile alla maturità piuttosto che all’adolescenza. Io credo che questa nostra società che noi chiamiamo così progredita non sia altro che uno stato di cattività per ognuno di noi che alla fine ci porta per una questione di compensazione, a pagare lo scotto di tutta una serie di rinuncie psico-motorie con i disturbi della depressione e dell’inadeguatezza. Quello che dico a Luna così come a tutti coloro che si sentono inutili o depressi per il mancato inserimento nella società o nel lavoro o in ognuna delle attività a noi imposte dalla società “progredita” in cui viviamo, è che non siamo noi (e mi ci metto dentro alla grande) ad essere diversi,che non è dissociandoci da certe attività che per molte persone sono naturali solo perché di tendenza,che ci manca una rotella ma al contrario,il rifiuto di far parte di questo gregge di pecoroni ci rende molto più umani di “loro” proprio perché non siamo pecore ma persone con una testa e chi più e chi meno con un intelligenza che a mio avviso non può non farci riflettere sull’inutilita di tantissimi aspetti della nostra società come l’essere conformisti ed uniformati in totum con le mode e con “i tempi”…ragazzi,secondo me a furia di seguire regole e falsi/relativi progressi, abbiamo perso di vista un concetto primario e fondamentale della vita,ricordiamoci sempre che l’uomo fa parte del regno animale e che la nostra natura ,ancorché venga scoperto un quarto regno a quello minerale/vegetale/animale,cioè il regno umano, ci chiederà sempre un tornaconto alle leggi ed ai vincoli imposti da questa nostra società nella quale in fondo chi non si sente adeguato o accettato forse, non è chi ha capito più di tutti quanti coloro che invece si continuano a mordere la coda senza poi in fondo concludere nulla. Chiedo scusa x eventuali errori o magari considerazioni poco chiare ma non sono un filosofo ne uno psicologo,ho la terza media e non è poi così facile esprimere i propri pensieri in modo facilmente apprendono le da tutti. Concludo dicendo che non c’è niente di male o di vergognoso a sentirsi depressi sopratutto quando si fa parte delle persone più disagiate senza tutto pronto è ben servito,in un mondo in cui anche se ce la metti tutta,il successo porta successo ed i fallimenti solo è soltanto altri fallimenti.
Voglio lasciare anche io la mia testimonianza e un mio punto di vista. Ho 36 anni, faccio l’avvocato con alti (pochi) e bassi (tanti). Non guadagno molto perché mi sono messo in proprio quasi da subito, ma amo il mio lavoro e, a parte le preoccupazioni e le responsabilità, mi fa stare bene. Ho dei genitori e dei parenti che mi amano e qualche amico, cerco di uscire (anche da solo) e vado in palestra per sfogare rabbia e frustrazione. Eppure il dolore sordo che sento da tempo è sempre lì in agguato e si presenta in ogni momento di vuoto. Mi aggredisce e mi fa credere che tutto rimarrà così, anzi sempre peggio. Pur essendo da sempre di tendenze malinconiche e di chiusura, è stata una grande delusione d’amore a far precipitare le cose. Un amore malato e tossico, che prima mi ha sfiancato e poi mi ha lasciato un grandissimo vuoto dentro. Sono cinque anni che non ho più una storia, che nessuna ragazza mi fa un gesto d’affetto, uno qualsiasi. A volte penso che basterebbe un abbraccio per sciogliere tutta quella massa nera che ho dentro, eppure quell’abbraccio non arriva più. La mia convinzione è semplice, forse banale: ci manca l’amore. Perché l’amore è quella forza che dà una luce anche breve in quel continuum di sconforto che è la vita. Ma se non hai quello, se nessuna persona speciale ti incoraggia o ti dice una parola buona, allora è tutto nero. Scusate lo sfogo, vi mando un grandissimo abbraccio. Vi comprendo tutti. Erasmo
Gentile Erasmo,
Grazie per questa comunicazione intensa ed emozionata. Perdere un amore malato e tossico è una benedizione e non certo una iattura. Si senta pronto ad iniziare un nuovo capitolo vitale e smetta di rimpiagere all’infinito la perdita di una relazione inadeguata. Dalla sua descrizione emerge quanto lei abbia bisogno di un nuovo amore in grado di riempire quel grande vuoto che sente dentro. Ma non pensa che invece di cercare all’esterno un modo per riempire questo vuoto non sia più fruttuoso guardare dentro di sè e riempirlo con le proprie risorse?. Lei afferma di voler dare affetto e calore ad un’altra persona ma che nessuno sembra disposto ad abbracciare lei. Solo se comincia “riscaldarsi” e “nutrirsi” da solo colmando quel terribile vuoto che sente dentro allora sarà in grado veramente di dare e ricevere affetto dall’esterno. Al di là di questo, riparta dalla modalità con cui ha chiuso la sua comunicazione: piuttosto che attendere di essere abbracciato, ed aspettare amore, sia lei per primo ad abbracciare. Apra le braccia verso gli altri e , per primo , offra amore.
Molto interessante, grazie!
Sono una ragazza di quasi 15 anni. Forse sono solo un po’ triste ma questa cosa va avanti da un po’ di tempo. Sono sempre stata un po’ timida ma adesso non riesco più ad apprezzare me stessa e non riesco più a stare bene con gli altri. Ho perso l’interesse verso molte cose che prima adoravo e i miei voti scolastici si stanno abbassando molto rapidamente. Non riesco più a concentrarmi e ogni volta che penso di potercela fare e di poter ricuperare tutto, le cose peggiorano. Ogni volta che iniziò a pensare ai miei voti, alla mia famiglia e alla mia vita in generale mi vengono le lacrime a gli occhi ed ogni volta devo trattenermi per non scoppiare a piangere. Ci sono giorni in cui potrei non mangiare per ore ed ore e latri in cui mi viene fame ogni due secondi. Solo per pochissimi minuti riesco a dimenticare tutto e a ridere e scherzare ma, quando tutto questo finisce sento di non farcela più. I momenti felici sono solo pochi attimi. Mi era già successo prima e sentivo un grandissimo vuoto al petto però non avevo tutti questi pensieri. È passato tutto per un po’ di tempo e adesso è tornato più forte di prima. I pensieri mi stanno ammazzando e non so più che fare. Mi sento svanire. Vorrei parlare con uno psicologo ma non ho abbastanza soldi e non voglio essere un peso per i miei genitori. Loro hanno già tanto a cui pensare e poi mi è più facile dipingermi sulla faccia un sorriso.
Cara amica,
Purtroppo la legge italiana ci vieta di dare consulti ai minori senza il consenso dei genitori.
Tuttavia leggendo il tuo commento posso dirti che l’adolescenza è una fase molto complessa della vita in quanto l’adolescente si trova ad affrontare una serie di mutamenti biologici, psicologici e sociali senza avere la completa consapevolezza di ciò che gli sta accadendo. In questa fase molto delicata spesso si viene sopraffatti da continui dubbi, paure ed incertezze e spesso ci si sente inadeguati in quanto si sperimenta la trasizione tra la fanciullezza e la vita adulta. Ti consiglio di richiedere un sostegno psicologico presso i servizi pubblici della tua città (presso le quali ci sono tariffe molto ridotte) e con l’aiuto di uno specialista riuscirai a trovare la strada per credere in te stessa e ritrovare la serenità e la gioia che ora hai perso.
Un abbraccio
Ciao, ho 14 anni..vivo con mio padre, perchè i miei genitori sono separati, mio padre ha una figlia con la donna che vive con noi, e le odio tutte e due..mia sorella è molto piccola ma mi da fastidio tutto sia di lei che di sua madre, cerco di ignorarle ma non riesco, l’ho detto a mio padre e mi ha risposto che devo aspettare, lui non la ama più, ma mi ha detto che ci sta perchè c’è mia sorella..non ho un buon rapporto con mia madre e vorrei tanto stare sola con mio padre..la mia vita fa schifo e con il passare degli anni è andata sempre peggio, ho deluso molte volte mio padre e sto male anche per questo visto che è l’unica persona importante per me.
Ho pochi “amici”..e Ansi no..ne ho 2, la mia migliore amiche va in un’altra scuola e anche se parliamo tutti i giorni non ci vediamo spesso, l’altra ha già una migliore amica e molto spesso mi sento inferiore. Mi piaceva un ragazzo che ovviamente non ricambia e anche se so che non è colpa sua adesso lo detesto.A scuola ho pessimi voti e mio padre si lamenta di questo..piango tutti i giorni, ogni volta che sono sola, vorrei una vita completamente diversa e mi sento inferiore a tutti come se non esistessi e molte volte credi sia meglio che io non esistessi. MI ODIO.ODIO LA MIA VITA..ma non posso fare nulla.
Cara Sandra,
Purtroppo la legge italiana non ci permette di fornire consulenze ai minori senza il consenso dei genitori.
In linea generale ti dico solo che la tua esistenza è straordinariamente preziosa. E’ davvero importante che tu possa ritrovare amore e stima per te stessa, e per il tuo percorso vitale. Esprimi il tuo disagio a entrambi i tuoi genitori e spiega loro che in questo delicato momento di crescita e transizione hai bisogno di un aiuto. Proponi loro di sostenerti e coadiuvarti nella ricerca di un professionista che ti aiuterà a comprendere i tuoi sentimenti e ti guiderà lungo un percorso di crescita e verso il ritrovamento di quell’amore per la vita che ora senti di aver perso.
ho 20 anni e faccio l’università. sono circondata da gente che mi vuole bene, non ho problemi a relazionarmi con gli altri, sono molto espansiva. il mio problema più grande è che non riesco a superare gli esami universitari. da due anni sono un fallimento continuo, motivo per cui vorrei solamente morire. non trovo la mia strada, non riesco a superare nessun tipo di ostacolo seppur prendendo ognuno di questi con filosofia e con positività. mi sento veramente un pesce fuor d’acqua, ovunque io mi trovi. mi faccio continue domande: non so se sto sbagliando davvero tutto, facoltà, modo di vivere, modo di pensare. vedo il mio futuro più nero che mai. l’altro giorno mi chiesero come mi vedessi fra 10 anni. la mia risposta spontanea è stata: io da grande sarò infelice. mi vedo solo infelice, oltre ad esserlo ora. ho 20 anni, ma gli ultimi due sono stati davvero tremendi, ho fatto davvero schifo; non sono riuscita a portare a termine nulla. penso che vorrei solamente morire
Cara Priscilla,
Leggendo le tue parole mi sento di dirti che il periodo della tarda adolescenza (che si protrae fino ai 24 anni circa) è molto complesso in quanto richiede l’avvenuta definizione della propria identità e della propria posizione nel mondo sotto vari aspetti (personale, professionale, sociale) ed è comune provare un senso di smarrimento e di confusione specialmente per quanto riguarda l’ambito professionale. C’è chi trova subito la propria strada e chi invece ha bisogno di più tempo per poter sperimentarsi. Ti invito a cercare l’aiuto di un professionista che possa aiutarti a credere in te stessa e a capire quali sono le tue inclinazioni e i tuoi talenti. Non mollare.
Mi chiamo Nicolò ho 23 anni, da circa 3-4 anni (anche più) soffro di depressione, anche se il tutto è iniziato già da molti anni fa durante la mia adolescenza. Il problema gira intorno al fatto che ho grossi problemi a relazionarmi con le donne. Sono sempre stato un ragazzo molto insicuro pessimista e timido, il che, già conosco una parte del problema ma non è ciò che mi fa stare male. Ciò che mi ha buttato giù e che mi tormenta ogni giorno è il fatto che sono convinto di non piacere alle donne per la mia caratteristica razziale, ovvero essere caucasico o bianco. Ho avuto esperienze dal vivo e soprattutto online che essere “bianco” mi dia un enorme svantaggio ad essere piaciuto o apprezzato da una donna (intendo donne di qualsiasi etnia, razza e background) il che ciò non mi da speranze e di certo non aiuta la mia sicurezza. Ho avuto un infanzia abbastanza turbolenta, da piccolo tendevo a piangere molto e ancora oggi ho la lacrima molto facile, sono piuttosto sensibile anche se non lo esterno molto, ho poca fiducia nella altre persone e anche dei miei familiari e amici stretti (nonostante conoscano il mio problema), ma soprattutto sono molto sensibile alla paura, mi imbarazzo e mi spavento con facilità e tendo ad essere molto prudente in tutto. Sono un ragazzo abbastanza curioso e mi piace avere una vasta conoscenza di tutto: scienza, informatica, storia, arte (sono un musicista laureato) cucina e tanto altro. Da diverso tempo non trovo più l’entusiasmo ne la passione di fare nulla, ho una sensazione di morte dentro di me da sembrare del tutto impassibile a qualsiasi cosa. Ho difficoltà a stare in giro in mezzo alla gente per paura di imbattermi in possibili coppie interazziali che mi passano davanti e se ciò accade, spesso vado nel panico (soprattutto se la donna è “bianca”), molte volte penso che la mia sia solo una fortissima invidia (sono sempre stato molto invidioso degli altri) ma in fondo non ne sono sicuro. Mi vedo da circa 2 anni con una psicologa e il lavoro si sta dimostrando piuttosto duro, comunque sia non ho forti speranze per il futuro. Può sembrare particolare come problema, comunque sia ciò non cambia il mio umore, a prescindere di come la si pensi.
Complimenti questo test ha preso in pieno il mio malessere…. Credo che il mio problema è sicuramente la perdita del Posto di lavoro che avevo e non riesco a farmene una ragione perché è anche colpa mia… Del resto questo lavoro l ho fatto per 26 anni e ora mi trovo in difficoltà a trovarne un altro.,. Grazie
Emanuele, esistono persone che tendono ad attribuire sempre la responsabilità di ciò che accade agli altri (al tempo, al governo, all’ingiustizia sociale, alla cattiva sorte, ai genitori, alla massoneria…). Esistono fortunatamente anche persone disposte ad assumersi le proprie responsabilità, e a fare un po’ di autocritica. Lei appartiene, in modo maturo, a questa seconda categoria. Faccia però in modo che l’autocritica (capacità di imparare dai propri errori) non diventi autoflagellazione. Faccia tesoro di questa esperienza e, con determinazione e spirito positivo, faccia leva sulle sue migliori qualità e si accinga con fiducia a trovare una nuova opportunità lavorativa. In bocca al lupo.
Adriano Legacci. Direttore Pagine Blu.
Mi sento terrebilmente sola.
Prima non ero cosi sentivo di avere una famiglia, poi per circa quattro anni della mia vita mi sono affidata alla routine, ma cera sempre quel dolore di sottofondo che mi ha reso più arrabiata con me stessa e mi ha isolato fino a rimanere da sola.
Quest’anno il dolore è riemerso e fa ancora più male, ultimamente piuttosto che stare con la mia famiglia preferisco andare in camera e rinchiudermi dentro, penso che non avrò un futuro felice probabilmente resterò sola
Cara Sonia,
Quando lo stato di depressione e sconforto dura per tanto tempo, da soli è difficile uscirne. Ti suggerisco di evitare per te stessa profezie “catastrofiste” relative al tuo futuro. Vorrei che tu potessi credere fermamente nella reale possibilità di recuperare una prospettiva fiduciosa sull’evoluzione della tua esistenza.
Ti consiglio di rivolgerti all’aiuto di un valido professionista che possa guidarti in questo percorso di ricerca.
sempre che i professionisti lo siano davvero!
io mi chiamo Michael e ho 28 anni (nome puramente inventato per tutelare la mia privacy), precisato questo punto, volevo aggiungere un commento a questo “test” che ho eseguito, mosso da curiosità e interesse per l’argomento, il risultato di questo “test” è mal di vivere, credo che in parte, rispecchi la mia attuale situazione, brevente espongo la mia storia, circa un anno e mezzo fa, ho perso l’amore della mia vita, no non è morta, si per me resterà la persona che ho amato nel vero senso del termine, ho ancora ricordi molto vividi, del dolore straziante che ho provato e che mi ha accompagnato, per tutto il tempo, una sensazione sgradevole che ha sbriciolato anni di sogni, progetti e ambizioni, maturate con fatica e dedizione. In un solo anno, il mio modo di vivere la vita è cambiato in negativo a tal punto, da pensare di farla finita, ero cosi stanco che non ci fosse giorno, ora e minuto, che non pensassi a modi rapidi e semplici per porre termine a questo supplizio, in questo lasso di tempo, ho distrutto amicizie e gran parte delle relazioni con la mia famiglia, adottavo lo stesso atteggiamento che ha un animale ferito, allontanando tutto e tutti facendo terra bruciata intorno a se, per poter morire da solo, lontano da sguardi indiscreti. Questo descrive in toto, il mio stato di malessere. Toccai il fondo un giorno di inverno, ormai non mangiavo e dormivo solo per sfinimento, scrutai la mia immagine allo specchio, vidi una persona estranea amareggiata che si arrovellava le meningi per capire, il perché di questa situazione, non so bene cosa mi spinse, ma feci una promessa a me stesso, mi sarei dovuto rialzare, non per gli altri, non per dimostrare qualcosa alla società, ma solo per me stesso, promisi a me stesso, che niente mi avrebbe turbato nel mio cammino, che ero pronto a sacrificare tutto, a costo di diventare un eremita, pur di non mollare questa vita, che se dovevo soffrire a questo punto, volevo farlo con le mie regole, niente e nessuna forza esterna sarebbe stata più forte di questa promessa. Come ho scritto qualche riga sopra, sono passati mesi, lunghi mesi faticosi sino ad oggi nell’intento di ricostruire una nuova identità, una nuova morale, quel giorno è stato il più terribile e al tempo stesso, il più bel giorno della mia intera esistenza, perché è come se fossi morto e rinato. Qui nasce il mio attuale fastidio, il così detto “mal di vivere” è vero mi sento rinato, ma ho sacrificato ciò che ero, ho perso quasi del tutto la capacità di provare alcune forme di sentimento, amore, compassione, rabbia, paura, gioia, sono attualmente sostituti da una forma di apatia, o di indifferenza, ma questo non mi fa sentire male, perché anche sentimenti come il dolore, l’abbandono, la tristezza, sono tutti sostituiti da una sorta di apatia generalizzata, il mio unico lamento è solo un fastidio, il dover adottare piccole accortezze per non sembrare una sorta di robot, la cosa più assurda è il dover simulare una semplice risata, qualcuno di voi sa il significato di non ridere mai? non sentirne lo stimolo, simulare il piacere sia carnale che affettivo verso altre persone, simulare di provare empatia per gli altri per le svariate situazioni quotidiane, insomma è una vera seccatura, questa è la realtà dei fatti, questo è ciò che sono ora. Sono contento? Non lo so, sono dispiaciuto? Non so nemmeno questa risposta. Qui concludo il mio racconto, se qualcuno vive o ha vissuto, una situazione simile alla mia, o se qualcuno ha studiato quale tipo di malattia o chissà cos’altro, sia questo atteggiamento, risponda. Penso di voler approfondire questo argomento.
Vi ringrazio per la lettura, anche se mi rendo conto essere un racconto prolisso.
Ciao
Salve,vorrei raccontare cosa sto attraversando:sono tre giorni che ho senso di inadeguatezza piango mi vedo brutta e mi fisso su situazioni o tratti del mio viso o corpo..procurandomi sofferenza interiore.Un paio di settimane fa ho avuto un attacco di panico(così definito da una psicologa vista 2 volte),non volevo stare in casa mi sentivo oppressa,piangevo ed avevo paura con un tremore agli arti inferiori e mi sentivo le braccia e mani deboli e avvertivo un intorpidimento all interno della parte sinistra della testa ed avevo difficoltà a distinguere i volti della gente che mi voleva aiutare..Non ho una qualità di vita buona con questa situazione.Anche se non ho attacchi sono sempre triste paranoica e vorrei scappare da me stessa..la ringrazio tanto
Gentile Francesca,
La situazione da te descritta non ti consente di vivere serenamente la tua preziosa esistenza. Ti consiglio di rivolgerti all’aiuto di un professionista che ti aiuterà ad uscire da questo stato di malessere. Sii fiduciosa!