Mio marito ha relazioni extraconiugali. Cosa posso fare?
D Gentile psicoterapeuta, mio marito ha relazioni extraconiugali. Sono sposata da 7 anni, un figlio di 4, io ho 33 anni, mio marito è un (omissis) e recentemente ha avuto una grossa delusione professionale. In seguito è cambiato, anche se tra di noi si era stabilito già da prima un clima di freddezza. Recentemente ho scoperto un suo tradimento, anzi, me ne ha confessati tre. Non è tanto questo che mi preoccupa, dopo varie fasi di stupore, arrabbiature, controlli, umiliazione ecc. la cosa che non mi
permette di recuperare è che lui dice che si vuole godere la vita, non vuole lasciare me, il figlio, la casa, non ha nessuna intenzione di avere relazioni lunghe e approfondite con altre, però se gli capita l’occasione non se la lascerebbe scappare, sostiene che sarebbe ipocrita dire il contrario. Io sono disposta a cambiare, ma lui ha bisogno della passione, della novità continua e quella obiettivamente non gliela posso offrire. Non so se sia possibile recuperare un rapporto un pò stanco, anche se il nostro recentemente si è riacceso un pò. Sento però che alla lunga mi logora questa mancanza di fiducia nei suoi confronti, unita al fatto che non credo in un rapporto di coppia “aperto”, poichè questo lui vorrebbe: libertà per entrambi ma mantenere la nostra famiglia perfettamente funzionante.
Libertà che comunque mi coinvolgerebbe poco poichè non lavoro fuori casa mentre lui è a contatto continuo con donne, e poi non mi sarei sposata se avessi voluto questo genere di rapporto.
Non so fino a che punto questi principi siano suoi e fino a che punto sia dovuto alla delusione avuta in ambito lavorativo (alla fine di un lungo corso, gli è stato ingiustamente negato l’avanzamento che meritava). Da sola non riesco a venire a capo di nulla.
Grazie e Cordiali saluti
Margherita
Risposta alla domanda: Mio marito ha relazioni extraconiugali. Cosa posso fare?
R Cara Margherita,
è vero, ci sono momenti della vita in cui “da soli non si riesce a venire a capo di nulla”. E’ il momento delle domande senza risposta, dei vicoli apparentemente senza via d’uscita, delle contraddizioni laceranti tra il modo in cui la vita era stata immaginata e auspicata e il modo in cui si presenta nella quotidianità. E’ anche il momento in cui, fra le soluzioni possibili, esiste quella di rivolgersi a qualcuno disposto ad esserle compagno di viaggio lungo la strada che porta fuori dalla valle in cui le ombre sono lunghe e niente è più chiaro. Non sappiamo se i principi di cui parla siano “di suo marito” siano l’esito delle circostanze, o delle delusioni lavorative. Ma dopotutto non fa una grande differenza.Sappiamo invece che in questo momento lei sta chiedendo aiuto per riuscire a comprendere che cosa desidera dalla sua vita. Aiutare se stessa è quello che le serve adesso. Possibilmente con l’ausilio di uno specialista. Poi potrà, se lo vorrà, aiutare suo marito e la sua relazione di coppia.