Psicologo? Psicoterapeuta? Psicoanalista? Psichiatra? Come faccio a scegliere? Leggi questa Guida alla scelta di uno Psicologo.
Guida alla scelta dello psicologo. Quando si desidera un aiuto concreto
Ci sono momenti della vita in cui è importante avere una persona affidabile alla quale chiedere aiuto. Semplicemente per fare un bilancio degli anni vissuti, e un progetto per gli anni a venire. O perchè nel corso del tempo la fatica, il disagio, il malessere -emotivo, mentale, fisico- sono cresciuti fino a diventare insostenibili. E adesso vuoi scegliere lo psicologo giusto.
Se sei qui è perché hai già provato con l’agopuntura, lo shiatzu, i fiori di Bach, il parrucchiere, il cartomante, lo shopping; hai già preso la camomilla, l’iperico, la valeriana e la passiflora, la melatonina, la tangente, molti abbagli più uno, ma ancora non passa. Ti avevano detto che chi fa da sé fa per tre, e tu ci avevi creduto. Poi una mattina ti sei svegliato, sei rinsavito, e hai deciso di cercare un altro essere umano al quale chiedere aiuto. E ora?
Proviamo a vedere insieme quali sono le domande e i dubbi più frequenti di chi si accinge a cercare un aiuto per il proprio “star male”. Qualsiasi cosa questo significhi.
Guida alla scelta dello psicologo. Come trovare la persona giusta
C’è una gran confusione tra le varie figure professionali. Devo rivolgermi ad uno psicologo, ad un dottore in psicologia, ad uno psicoterapeuta, ad uno psicoanalista, ad uno psichiatra, ad un neurologo? Che differenza c’è? E come faccio a scegliere lo psicologo giusto?
Ci sono grandi differenze. Attraverso questa guida alla scelta dello psicologo ti spiego come puoi fare per orientarti al momento di cercare lo psicologo adatto a te.
Chi è lo psicologo?
E’ laureato in psicologia, seguendo un corso universitario di 5 anni. Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di stato, successivo alla laurea, ed essere iscritto all’apposito Albo Professionale. Lo psicologo non è in possesso di una specializzazione in psicoterapia, e non può effettuare trattamenti psicoterapici.
Quando è opportuno rivolgersi ad uno psicologo?
Quando hai bisogno di un primo ascolto, di una diagnosi, di una consulenza, di svolgere attività di abilitazione-riabilitazione, di orientamento e di sostegno. Puoi rivolgerti allo psicologo per monitorare lo stato generale del tuo benessere e per avere supporto nel corso delle fasi di passaggio evolutivo della tua vita (ingresso scolastico, orientamento scolastico, matrimonio, gravidanza, lutto). In ogni specifico caso lo psicologo saprà valutare se intervenire direttamente sul problema o se inviarti ad uno specialista (per esempio uno psicoterapeuta). Non è opportuno rivolgersi ad uno psicologo per effettuare una psicoterapia, attività che lo psicologo non è abilitato a svolgere
Ho sentito parlare del “dottore in scienze psicologiche”. E’ la stessa cosa di uno psicologo?
No. A differenza dello psicologo, che ha seguito un corso universitario di 5 anni, il dottore in tecniche psicologiche ha conseguito una laurea breve (triennale). Può svolgere la propria attività sotto la supervisione di uno psicologo.
Quando è opportuno rivolgersi ad un dottore in tecniche psicologiche?
Possono rivolgersi al dottore in tecniche psicologiche individui e comunità che desiderino realizzare progetti formativi diretti a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la gestione dello stress e la qualità della vita
Chi è lo psicoterapeuta?
E’ laureato in psicologia (corso universitario di 5 anni) o in medicina e chirurgia e ha conseguito una specializzazione in psicoterapia frequentando un corso di almeno 4 anni successivo alla laurea. La maggior parte delle Scuole di Specializzazione richiede che l’allievo si sottoponga contestualmente ad un percorso di psicoterapia individuale.
Quando è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
In tutti i casi in cui desideri fare una psicoterapia. Per la cura dell’ansia, dell’insonnia, della depressione, dei disturbi di personalità o del carattere, degli attacchi di panico, dello stress, delle fobie, dei disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia…). Quando hai difficoltà nell’affermazione professionale, nelle relazioni con gli altri, quando hai problemi di coppia, o disturbi della vita sessuale.
Chi è lo psicoanalista?
E’ laureato in psicologia o in medicina e chirurgia e ha seguito un training personale di tipo psicoanalitico prima di svolgere la professione. Cosa vuol dire? Che è stato lui stesso paziente, per molti anni. Ha curato i proprio disturbi, e ha appreso le tecniche per curare altre persone.
Quando è opportuno rivolgersi ad uno psicoanalista?
In tutti quei casi in cui desideri fare una psicoterapia che sia al contempo un percorso di crescita ed evoluzione personale. Una psicoterapia psicoanalitica non si limita a suggerire strategie di intervento sul disagio momentaneo ma tende a ricercarne le origini profonde del sintomo al fine di impedire che il disagio si ripresenti. E’ al tempo stesso un percorso di conoscenza e di innalzamento della consapevolezza.
Chi è lo psichiatra?
E’ laureato in medicina e chirurgia e ha conseguito una specializzazione in psichiatria. Questo significa che lo psichiatra ha acquisito una grande competenza nella prescrizione dei farmaci (talvolta estremamente preziosi come supporto temporaneo). In base alla legge l’esercizio della psicoterapia è consentito allo psichiatra successivamente all’iscrizione all’albo degli psicoterapeuti del proprio Ordine Professionale. Ciò non significa che lo psichiatra sia disponibile o competente a seguire il proprio paziente in un percorso di psicoterapia. In linea generale è auspicabile che lo psichiatra e lo psicoterapeuta, come figure distinte, operino in collaborazione nel seguire un paziente, ognuno relativamente al proprio settore di competenza.
Quando è opportuno rivolgersi ad uno psichiatra?
E’ indispensabile rivolgersi ad uno psichiatra in presenza di disturbi quali la schizofrenia, l’autismo o la depressione maggiore: in tali casi la prescrizione di farmaci risulta indispensabile al mantenimento dell’equilibrio psichico e la sola psicoterapia può risultare inadeguata, o inapplicabile (età molto avanzata del paziente, o paziente non in possesso di sufficiente stabilità o adeguate facoltà psichiche per trarre pieno giovamento da una psicoterapia).
Chi è il neurologo?
E’ laureato in medicina, e specializzato in neurologia.
Quando è opportuno rivolgersi al neurologo?
Il neurologo è il riferimento d’eccellenza in presenza di disturbi del sistema nervoso centrale e periferico (morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, ictus, sclerosi multipla, epilessia, malattie ereditarie e congenite, neuropatie periferiche, traumi, tumori, malattie muscolari). Non è adeguato rivolgersi al neurologo in presenza di disagi emotivi, disturbi del carattere, nevrosi, ansia, attacchi di panico, fobie, disturbi dell’apprendimento, problemi relazionali e di coppia, disturbi alimentari o della sfera sessuale.
Guida alla scelta dello psicologo:
“Ho letto con attenzione i curriculum degli psicologi della mia zona e ora ho identificato la figura che fa per me”.
Ho scelto di fare una psicoterapia. Adesso, che criteri uso per scegliere il mio psicoterapeuta? Intanto, è meglio rivolgersi ad un uomo o ad una donna?
Ripensa al momento in cui per la prima volta hai immaginato di raccontare te stesso e la tua vita ad un’altra persona; hai probabilmente creato un’immagine mentale dell’incontro. Chi c’era di fronte a te, con chi stavi parlando? Era un uomo o una donna? In quel momento avevi già espresso una preferenza. Ognuno ha una predilezione per un terapeuta di un sesso piuttosto che un altro. Ricorda però che quella che dovrai cercare è una “Persona”: un essere umano compiuto, con un grado profondo di conoscenza dell’animo e della mente umana, e un elevato livello di consapevolezza; che quest’essere umano sia un uomo o una donna non farà alcuna differenza.
E’ meglio rivolgersi ad un libero professionista o ad uno psicoterapeuta dei servizi pubblici?
Se sei in grado di affrontare una spesa ragionevole per una psicoterapia scegli senza dubbio un libero professionista. A prescindere dalla competenza, che può variare a seconda dei casi, in linea generale un libero professionista può dedicarti tempo e attenzioni, e un rapporto personale in un “setting” dedicato, che in nessun caso puoi ottenere in un servizio pubblico. Se non sei nella condizione di affrontare il costo di una psicoterapia presso uno psicoterapeuta privato, puoi valutare l’opportunità di rivolgerti ai servizi territoriali di salute mentale.
L’età del mio psicoterapeuta ha importanza?
Sì. Se tu avessi bisogno di un importante intervento chirurgico, preferiresti essere operato da un chirurgo alle prime armi o da un veterano della sala chirurgica? Se oltretutto il tuo psicoterapeuta è più giovane di te rischi di percepirlo come fratello o sorella minore, o come figlio. E, a meno che tu non sia un’eccezione, nessuno ama ricevere consigli dai nuovi venuti.
Ma gli psicoterapeuti più giovani costano meno.
Sì, sarebbe strano il contrario. E le ragioni puoi comprenderle da solo.
Ho chiesto telefonicamente un preventivo a tre diversi psicoterapeuti. Uno di questi è molto economico. Ho fatto l’affare della mia vita. Scelgo quello.
Potresti aver fatto l’affare della tua vita, o la cosa più stupida della tua vita. Se vuoi comprare un elettrodomestico e trovi lo stesso identico modello in tre negozi diversi a tre prezzi diversi, mi sembra che la cosa più ragionevole sia quella di scegliere il negozio in cui puoi acquistare al prezzo più basso. Ragiona, però. Questa è una situazione completamente diversa. Hai a che fare con tre “modelli” di psicoterapeuta molto diversi tra loro. Un quadro di Salvatore Dell’Io, costa decisamente meno di un Caravaggio, o di un Van Gogh. Se scegli il primo hai fatto l’affare della tua vita?
Ho trovato in Internet, in una vetrina di saldi, un terapeuta che mi fa il 90% di sconto sul costo della psicoterapia. Anche oggi ho fatto l’affare della vita.
Il 90% di sconto? Il 90% di che cosa? Se quel terapeuta valuta che il costo della sua seduta si aggiri intorno ai 600 euro, non farà alcuna fatica a farti il 90% di sconto, forse anche il 95%. Se invece il prezzo finale proposto si aggira intorno agli 8,00 euro (costo medio di una seduta – 90%) dovresti provare a chiederti se non ti convenga provare a fare una psicoterapia direttamente con la tua colf.
Ci sono alcuni psicoterapeuti che offrono un primo colloquio gratuito. Posso fidarmi?
Questa è una situazione molto diversa dalla psicoterapia con lo sconto del 90%. E’ ragionevole che alcuni professionisti ti possano proporre un incontro preliminare gratuito. Sono consapevoli del loro valore e dell’importanza del loro lavoro. E dell’importanza di formare una squadra. E dell’importanza dell’alchimia dell’incontro. Hanno in genere molti pazienti e amano riservarsi il diritto di scegliere, senza fretta, i futuri compagni di viaggio. E’ un diritto che, con reciprocità, concedono anche ai loro pazienti. Per questo può avere senso concedersi la possibilità di incontrarsi, con il desiderio di conoscersi. Prima di fare qualunque progetto di lavoro.
Ho scoperto uno psicoterapeuta che abita a due passi da dove abito, o dal mio posto di lavoro. Vado lì.
E’ certamente uno dei possibili criteri di scelta, soprattutto se abiti in una grande città. Attenzione però, non è l’unico. Come ti ho detto un attimo fa, l’efficacia di una psicoterapia dipende in larga misura anche dal grado di intesa che si stabilisce tra il paziente e lo psicoterapeuta. Dal modo in cui la squadra (una piccola squadra di due persone) può funzionare. Se hai mal di gola, non fa alcuna differenza se decidi ci comprare un antisettico per il cavo orale nella farmacia sotto casa o in quella dall’altra parte della città. Ma una psicoterapia, tu lo comprendi, è un’altra cosa. E’ l’incontro di due esseri umani, ognuno con i propri caratteri distintivi. Come in una amicizia, o in rapporto d’amore, l’alchimia dipende da molti fattori, che devono essere verificati. Il rapporto può funzionare o non funzionare –talvolta per colpa di nessuno (gli spaghetti e il Martini, presi singolarmente, sono due ottimi ingredienti; messi insieme, non funzionano). Il criterio della vicinanza geografica è uno dei criteri possibili per effettuare la tua scelta, ma non l’unico e non necessariamente il migliore.
Ma allora come faccio a scegliere lo psicologo giusto?
- Non sei riuscito a chiarirti le idee.
- Non conosci nessuno che possa darti un consiglio.
- Non hai trovato niente di interessante da leggere in internet.
- Non hai trovato nessun curriculum di psicologi.
- Nessun amico ti ha detto “vai da lui, o da lei. Io mi sono trovato bene”.
- Non hai alcuna esperienza precedente e non sai che pesci pigliare.
Allora ora ti do un suggerimento. Vai di persona a conoscere tre differenti psicoterapeuti.
Faticoso? Troppo impegnativo? Troppo costoso? Fermati un momento e ragiona. Stai per fare una delle scelte più importanti della tua vita. Hai la possibilità di incontrare una delle persone che influiranno maggiormente sul tuo stile di vita, sulle tue abitudini, sul tuo carattere, sulla tua filosofia e, non ultimo, sul tuo benessere emotivo, fisico e mentale. Per il resto dei tuoi anni. E dici che creare le condizioni per fare una scelta ragionata e sensata possa essere troppo faticoso, o troppo costoso? Vai di persona a conoscere tre diversi psicoterapeuti. Vai a farti conoscere, e conosci chi hai di fronte. Dormici sopra, e al risveglio saprai qual è la persona giusta per te.
Adesso sono in dubbio tra due. Il primo mi è sembrato una persona seria, ma si è limitato ad ascoltarmi e non mi ha dato nessun consiglio per risolvere immediatamente il mio problema. Il secondo invece è stato molto espansivo e mi ha parlato tutto il tempo di sé, del suo cane e della sua famiglia. Chi devo scegliere?
Ti sei ricordato, prima di andare via, di chiedere al secondo di pagarti l’onorario?
Ma allora gli psicoterapeuti non sono tutti uguali.
No. Sorprendente, vero?
Vuoi dire che esistono anche psicoterapeuti che non sanno fare il loro mestiere?
La maggior parte degli psicoterapeuti ha un’adeguata formazione e conosce la propria professione. C’è però una semplice considerazione da fare: tutti i pittori, i medici, gli avvocati, gli idraulici, i gestori di luna park, i sacerdoti, i pasticceri, i parrucchieri, gli astronauti hanno le medesime abilità, professionalità e competenza? No. La stessa cosa vale per gli psicologi e gli psicoterapeuti.
Guida alla scelta dello psicologo: cosa succede poi?
Ho letto tutto, ma alcune cose ancora non mi sono chiare:
- in che cosa consiste una psicoterapia?
- Esiste un solo tipo di psicoterapia?
- Quanto dura una psicoterapia?
- Quanto costa una psicoterapia?
- A chi posso rivolgermi in caso di dubbi sull’identità o l’operato di uno psicoterapeuta?
Dopo aver letto questa guida alla scelta dello psicologo ti suggerisco di approfondire l’argomento:
Consiglio di lettura: Domande frequenti sulla psicoterapia
9 commenti
Buongiorno io anni fa ho iniziato a soffrire di ossessione per il lavoro…iniziai una psicoterapia cognitivo comportamentale ho ottenuto ottimi risultati per quasi 2anni. Adesso da 6 mesi ho avuto una ricaduta e mi sto facendo seguire da una nuova psicologa… Non vedo i risultati che vorrei. Ne ho parlato con lei e mi ha risposto che non mi fido della terapia…cosa posso fare?
Cara Lilly, una relazione terapeutica è primariamente una relazione tra due esseri umani. E’ un’alleanza fondata sulla fiducia reciproca. La fiducia può non essere totale fin dal primo momento, ma dovrà essere creata e consolidata nel corso del lavoro. Se chiedi consiglio qui, a persone che non conosci, e sei pronta a fidarti più di quanto faresti con la tua psicologa, questo è un problema. Il mio consiglio per te: conserva con cura e premura gli aspetti più intimi e delicati della tua relazione terapeutica. Non raccontarli in giro, non pubblicarli in rete. Affrontali con sincerità con la persona che hai scelto per accompagnarti in questo momento della vita, in questo tratto di strada. Insieme troverete la soluzione migliore.
Salve, da oltre 2 anni non ho piu desiderio sessuale. Da premettere che sono diabetico -però con valori molto bassi (110 con terapia metaformina). In passati ho preso dei psicofarmaci e ho fatto per 2 anni terapia xepilion. Ora non prendo più niente. Ho fatto un sacco di esami (la prolattina e il testosterone hanno valori normali). Potete aiutarmi per favore? Sono andato da tanti dottori. Mi hanno detto che si tratta di un problema psicologico. Grazie. Attendo una risposta.
Gentile Giuseppe, in casi come il suo è naturalmente importante effettuare accurati esami clinici per valutare la presenza di eventuali cause di carattere organico (in particolare deve essere monitorata la sua condizione di diabetico). Se gli esami effettuati hanno condotto i medici ad indicarle i fattori psicologici come origine dell’assenza di desiderio sessuale, le suggeriamo di mettersi in contatto con uno psicoterapeuta o un sessuologo della sua zona
https://www.psicologi-psicoterapeuti.it/elenco/
Buonasera sera, mi chiamo Marco e ho 18 anni. Mia mamma è separata da due anni e da più di qualche mese nello specifico nei fine settimana esce alla sera e ad una certa ora mi avvisa per messaggio che dorme fuori casa. Ho provato a parlarle ma mi ha risposto che non posso infierire nella sua vita privata: cosa posso fare?
Caro Marco,
probabilmente tua madre ha considerato che tu, avendo raggiunto la maggiore età, possa compredere la sua legittima esigenza di instaurare una nuova relazione, succesivamente alla separazione. Forse ha però sottovalutato l’impatto emotivo che questo ha su di te. Sarebbe importante che tu riuscissi a parlare di questo, con calma, con tua madre. Delle emozioni che provi, e di che cosa ti rende “disperato”. Eventualmente potete valutare la possibilità di farvi aiutare da uno psicologo nell’elaborazione di questo delicato passaggio vitale.
Dopo 2 anni e 3 mesi di terapia bioenergetica (in cui il contatto fisico e certe pratiche mi stavano un po’ strette) e stremata perché durante tale terapia ho iniziato a soffrire anche di attacchi di panico e depressione che non guarivano o miglioravano (lei in un momento di sconforto per i due anni mi ha detto che avrei dovuto essere pronta a farne anche altri8! Forse per scuotermi ma peggio che mai,,,, ho deciso con molta sofferenza e un certo sconforto di abbandonarla….ora sto andando da una nuova trovata in internet… ma ha un grosso difetto… è più giovane di me e questo un po’ mi lascia perplessa,(costa meno e non è poco ) , ha approccio cognitivo comportamentale e per di più vorrebbe che usassi farmaci (forse ha pure ragione)…e si scontra quindi con la mia psichiatra che invece in accordo con la vecchia terapista non vorrebbe prescrivermi nulla e lavorare solo sui sintomi con psicoterapia….insomma in tilt, col panico con la depressione e in mezzo a un mare di dubbi. Aiutatemi. Trovare un’altra mi snerva. Ma nello stesso tempo sono disperata. Mi sveglio già triste e il pancione. L’ansia sono continui. Inutile dire che milioni di amici hanno il loro luminare da suggerirmi…
Salve, mi chiamo Armando e ho 24 anni. Sono una persona emotiva e questo mi provocava ripetutamente delle angoscie che con il tempo ho cercato di affrontare. Sono sempre stato un ragazzo confuso, già dalle superiori, così ho deciso, tempo fa, di effettuare un confronto psicologico con un’esperto in materia. Il caso ha voluto che, per necessità del medico, dopo poche sedute abbiamo dovuto interrompere il percorso. Così ho iniziato un percorso personale, basato su quei pochi consigli che ho ricevuto in passato. Tuttavia l’anno scorso ho sentito la necessità di intraprendere nuovamente un percorso con un’altro esperto. Questo nuovo percorso mi ha aiutato a far chiarezza su cosa volevo fare nella vita, e dopo un paio di mesi ho deciso di interrompere per lavorare sulle mie scelte, visto che ho iniziato l’università. Pensavo che lavorando duro e concentrandomi nella mia formazione didattica avrei aggiustato anche quella psicologica. Così non è stato. Dopo un anno sono “ricaduto” nelle stesse problematiche di sempre, sentento questa angoscia, questo vuoto e la rabbia sempre piu’ forte di prima. Ora non so cosa fare, mi trovo in calabria, e perdonatemi l’arroganza ma sono dubbioso sulla preparazione dei professionisti della mia regione, ammetto di non avere tante conoscenze e di non sapere bene a chi e dove rivolgermi. Perciò chiedo a voi un aiuto, un consiglio su come dovrei comportarmi in questa situazione.
Armando, per imparare un arte, o un mestiere, è importante poter contare sulla guida di un maestro. La vita è il mestiere più difficile di tutti. È naturale per un giovane adulto sentirsi, nel corso di alcuni passaggi vitali, disorientato e confuso. E avvertire l’importanza della presenza di un sostegno e di una guida. Non rinunci a cercare una persona di riferimento. E non la abbandoni troppo presto. Tenga presente che in questo periodo particolare molti psicoterapeuti italiani sono raggiungibili per via telematica, superando facilmente il problema della distanza geografica.
Adriano Legacci- Direttore Pagine Blu