Esaurimento nervoso. Mia madre è malata. Posso aiutarla?
D Preg.mo dott. ………,
sono una ragazza di 22 anni, abito in provincia di Milano e lavoro da un anno e mezzo, ho una madre di 51 anni, un padre di 53 ed un fratello di 28 anni…ed un ragazzo che amo moltissimo: questa è più o meno la mia situazione familiare.
Per me lo psicologo è una figura professionale completamente sconosciuta, in quanto fino ad ora, fortunatamente, non ne ho mai avuto bisogno. Il problema per il quale La sto contattando non riguarda me, ma i miei genitori e soprattutto mia madre. Infatti, tempo fa mamma ha avuto un esaurimento nervoso (credo), il dottore ha detto che soffriva di isteria e le ha somministrato una cura di punture e pastiglie. La cura ha funzionato, visto che in quel periodo era serena e in famiglia stavamo bene. Ma adesso non vuole più continuare, e la capisco, non credo sia facile accettare di aver bisogno di medicine per essere felici, e anche io vorrei che non ne avesse più bisogno. La felicità non si deve ottenere con “droghe”, credo che il suo sia un problema da analizzare a fondo, non da coprire con delle medicine. Ho paura…sviene in continuazione dopo le liti con papà che, sia chiaro, si fermano solo ad urli e discussioni, senza insulti o altro…
La mamma è sempre più debole, e papà non le sta vicino come dovrebbe, anzi, aggiunge solo problemi a quelli cha ha già. Gli ho detto di aiutarla perché non è normale, sta malissimo: è malata. Ma l’unica cosa di cui sa parlare è di quanto stia male lui e di divorzio…un ulteriore alimentazione della mia paura: mamma è sempre stata forte, ha sempre avuto una vita zeppa di problemi, sofferenze e sacrifici, ma adesso non riuscirebbe mai a superare un divorzio…
Più o meno la situazione è questa e sono preoccupata per l’esaurimento nervoso di mia madre. Non so a chi rivolgermi,visto che mio fratello fa l’indifferente perché non vede l’ora di sposarsi e non vuole problemi che gli intralcino il cammino, il mio ragazzo è passato attraverso il divorzio dei suoi genitori, e non voglio fargli tornare in mente certi brutti momenti che credo voglia rimuovere completamente dalla sua mente. La mia è una famiglia né povera né benestante. Adesso abbiamo una casa nuovissima e per finirla mamma e papà hanno dovuto chiedere un mutuo (ovviamente non previsto, dato che la mamma progettava di smettere di lavorare una volta avuta la casa nuova e venduto la vecchia, ma non è stato così, anzi, deve lavorare ancora minimo 5 anni), quindi a finanze non sono messi molto bene, io lavoro e pur di vederli ancora felici sarei disposta a pagare io qualcuno che li possa aiutare (sempre che loro accettino di essere aiutati), però non ho la più pallida idea di: a chi rivolgermi, quanti soldi possa costare un professionista come Lei e se davvero possa essere utile ai miei genitori. Se crede che il problema dei miei genitori possa essere risolto, Le chiederei di aiutarmi in qualche modo, magari indirizzandomi un pò nel vostro mondo visto che non lo conosco per niente. Veda Lei cosa può fare, e spero che mi possa rispondere molto, molto, molto presto. Sto malissimo…
Ringraziandola fin d’ora per la Sua cortese attenzione alla pesantissima storia che Le ho voluto far leggere,
porgo distinti saluti.
Irene B.
Risposta alla domanda: Esaurimento nervoso. Mia madre è malata. Posso aiutarla?
R Cara Irene B.,
capisco le sue considerazioni. Gli psicologi sono personaggi poco conosciuti, non si sa bene cosa facciano e come. Ma sono ancora persone, e forse parlarci può essere anche piacevole. I farmaci sono una cosa a sé. Raramente colloquiali. Talvolta utili. Occasionalmente indispensabili. Ma realmente poco inclini al dialogo.Se questo può servire a diminuire la sua paura, posso dirle che da come me lo descrive il problema di sua madre, l’esurimento nervoso del quale parla, non è di quelli che devono generare una vera e profonda preoccupazione. Certamente può creare dolore e infelicità, a sua madre e a chi le vive vicino, ma sua madre non corre rischi particolari per la sua salute. Ciò non toglie che varrebbe la pena, se non preoccuparsi, almeno occuparsi del problema. Ma questa è una decisione che difficilmente qualcuno può prendere a nome di altri. Solo se sua madre, in prima persona, sentisse l’esigenza di affrontare insieme ad uno psicoterapeuta il difficile momento di vita che sta attraversando, solo in quel caso una psicoterapia potrebbe essere consigliata. E, in considerazione della giovane età di sua madre, con buone speranze di aiutarla a ritrovare la sua forza, la sua energia, il suo benessere.
Con cordialità e simpatia
Dr. Adriano Legacci
D Gent.mo dottore,
la ringrazio moltissimo per la sua risposta…non è molto facile trovare persone come lei.
Adesso la mamma sta un po’ meglio, nonostante l’esaurimento nervoso permanga, ha ricominciato a prendere le “medicine”…e a me non andrebbe per niente bene…a questo punto non so più cosa fare…penso che al momento giusto cercherò di parlarle della possibilità di farsi aiutare da un professionista…ma non credo ne sarà entusiasta, soprattutto per la parcella del professionista… In ogni caso le scrivo per ringraziarla, almeno mi ha confortato sulla salute di mia madre.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Irene B.
R Gentile Irene,
lei non solo si cura della salute di sua madre, ma anche del morale degli psicoterapeuti. E’ stata gentile, e questo evidentemente rientra in una sua personale attitudine a curarsi degli altri, ad inviare una email di ringraziamento.Continui ad essere altruista ma non si dimentichi che, in certe circostanze, aiutare primariamente se stessa -anche dimenticandosi di chi le sta intorno- è il miglior modo di essere d’aiuto a tutti.
Cordialmente